USA: boom alternative veg +20%

Il 30 luglio, la Plant Based Food Association, che rappresenta 110 produttori USA leader di questo settore, ha diffuso i dati* di una nuova indagine commissionata a Nielsen. Il risultato? Un corposo aumento commerciale rispetto allo scorso anno, con le vendite in crescita del 20% (confronto al 2% dei cibi venduti nei medesimi reparti alimentari) e un fatturato di 3,3 miliardi di dollari. Uscita dalla nicchia e diventata di grande diffusione, questa categoria di preparazioni sfoggia un incremento del 50% in ‘formaggi’, burro, yogurt, gelati e panne veg. Le bevande 100% veg crescono del 9% e rappresentano circa metà dell’intero volume in dollari, vale a dire 1,6 miliardi, per contro il latte vaccino diminuisce del 6%. Le alternative vegetali alla carne crescono del 24% e i ‘formaggi’ del 43% Michele Simon, direttore esecutivo della PBFA, ha rilevato come i nuovi numeri confermino ciò che ogni giorno gli associati trasmettono: vendite incrementate, investimenti in crescita e creazione di nuovi posti di lavoro e ha sottolineato come sia importante che le autorità di regolamentazione e i legislatori trattino il settore plant-based in modo equo, rendendo il terreno di competizione equo a livello statale e nazionale. Il percorso è chiaro, se gli USA, patria di scelte alimentari ricchissime di cibi di origine animale, tirano la volata, noi non possiamo che seguirli. Paola Segurini   *I dati analizzati rappresentano alimenti a base vegetale che sostituiscono direttamente i prodotti animali, tra cui carne, frutti di mare, uova, e latticini e pasti che ne contengono sostituzioni dirette. Quindi si parla di tofu e tempeh, alternative alla carne, alternative al latte e altre alternative ai lattiero-caseari, quali formaggio, yogurt, gelati, dessert, burro, salse, condimenti e panna acida, panna veg, sostituti delle uova e della maionese, pasti a base 100%vegetale.

Pistacchi contro il colesterolo? Sì

Apprezzati in ogni periodo dell’anno, questi piccoli frutti con il guscio stimolano il buonumore e combattono lo stress. E ancora, apportano molti benefici poiché sono ricchi di sali minerali, in particolar modo di potassio, magnesio, fosforo, calcio, ferro e rame. Allo stesso tempo i pistacchi contengono molta vitamina A, ma anche vitamine B, C ed E.   Scopriamo insieme le proprietà dei pistacchi:   • Riducono il rischio di malattie cardiovascolari: come quasi tutta la frutta secca, i pistacchi limitanoil pericolo di malattie cardiovascolari, alzando il livello del colesterolo buono e riducendo quello del colesterolo cattivo.   • Combattono la pressione alta: merito del contenuto di potassio. I pistacchi, infatti, consentono di tenere sotto controllo la pressione alta, risultando di supporto in caso di ipertensione.   • Prevengono il diabete di tipo 2: il fosforo contenuto nei pistacchi, infatti, riesce a tenere sotto controllo il livello di glucosio nel sangue.   • Stimolano il sistema nervoso: merito della vitamina B6 contenuta nei pistacchi, che stimola la produzione di mielina (importante per il cervello, poiché supporta le fibre nervose nello scambio ottimale di informazioni).   • Proteggono gli occhi: i pistacchi contengono un alto tasso di antiossidanti, fondamentali per combattere i radicali liberi, prevenendo anche l’insorgere di malattie oculari.   • Aiutano in caso di anemia: i pistacchi contengono rame, ovvero un minerale decisivo che aiuta l’assorbimento del ferro non solo prevenendo – ma anche curando – l’anemia.   • Sono un ottimo alleato per la salute di pelle e capelli: grazie ai loro sali minerali, i pistacchi rappresentano un valido supporto per prendersi cura di pelle e capelli. Possono essere usati per preparare maschere viso oppure come olio da massaggio (olio di pistacchio).   Una ricetta vegan supergolosa? Eccola.   Dott. Michela Kuan  

Caldo e fiacca? Le susine sono un aiuto

Le susine sono tra i frutti dell’estate più apprezzati e ricchi di proprietà benefiche. L’estate è appunto la loro stagione e a seconda delle varietà maturano a luglio o ad agosto.    Una delle loro proprietà principali è rappresentata dalla loro ricchezza di vitamina A e di fibre. La vitamina A contenuta nelle susine determina un forte potere antiossidante. È dunque molto utile per combattere l’invecchiamento e contro le malattie degenerative. La vitamina A ha inoltre effetti benefici su pelle, unghie e capelli. I frutti freschi sono molto indicati in caso di stanchezza fisica o mentale.   Hanno inoltre proprietà diuretiche, stimolanti per il sistema nervoso e decongestionanti per il fegato. Le susine e le prugne sono inoltre ricche di potassio, che è necessario reintegrare nel nostro organismo in particolare d’estate e in presenza di climi afosi. Sono anche ricche di magnesio, calcio e fosforo, indicate dunque per anziani e bambini e per tutti coloro che soffrono di spossatezza all’arrivo dei primi caldi. Da questo punto di vista è importante ricordare che l’estate ci offre numerosi frutti e ortaggi amici della pelle.   Non dimentichiamo durante questa stagione di consumare, oltre alle susine e alle prugne, pesche, melone, carote e albicocche se vogliamo esporci al sole proteggendo la pelle dall’interno. Infine, il contenuto di fibre delle susine le rende molto utili per regolare l’attività dell’intestino.    Le susine, oltre che essere consumate al naturale, possono essere cotte ed utilizzate per la preparazione di marmellate, composte, sciroppi, gelatine e dolci di vario tipo. In estate risultano particolarmente gradevoli unite ad altra frutta di stagione nella preparazione di macedonie e frullati freschi. Questi frutti estivi sono davvero molto versatili in cucina e sono ottimi ingredienti per preparare ricette sfiziose sia dolci che salate. Dal soffice clafoutis, alla fresca bavarese, dall’insalata d’orzo agli spiedini con erbe aromatiche e tofu affumicato, liberate la vostra fantasia!   Ecco qui una ricetta semplice e gustosa.   Dott.ssa Michela Kuan

L'oro degli Inca: la quinoa

È bene specificare, innanzitutto, che la quinoa è uno pseudocereale piuttosto che un vero cereale, in quanto non è una graminacea, ma rappresenta una pianta erbacea naturalmente priva di glutine.   Come i cereali, però, la quinoa è un eccellente fonte di amido, contenendone circa il 60% a cui si aggiunge un’ottima quota proteica che si aggira intorno14-18%.   Rilevante la composizione amminoacidica delle proteine di quinoa, che rende il suo valore biologico sicuramente superiore a quello degli altri cereali tradizionali. Infatti, è presente il doppio del contenuto di lisina che si trova in frumento, mais e riso e più del triplo rispetto a quello di sorgo e miglio; anche rispetto ai cereali più ricchi di lisina, come orzo, segale e avena, il contenuto in quinoa è comunque superiore.   La quinoa è un cibo dalle accertate proprietà nutraceutiche, ricca di antiossidanti, il suo consumo aiuta a contrastare il diabete ed a migliorare il metabolismo con capacità anche antinfiammatorie.   Una ricetta per consumarla al meglio? Eccola.   Dott. Michela Kuan

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