Quando veg fa rima con campione

In questi ultimi giorni due grandi comunità sportive e di appassionati hanno potuto apprezzare la forza della scelta veg. Il tennis, nel suo classico dei classici, il torneo di Wimbledon, ha visto trionfare Novak Djokovic. Quasi cinque ore di partita per essere incoronato per la quinta volta in carriera, seconda consecutiva ed essere confermato come numero 1 al mondo: Djokovic ha dichiarato in varie occasioni che le sue eccezionali doti di forza e resistenza derivano dal privilegiare un’alimentazione soprattutto vegetale. Non vuole etichette ma è un tenacissimo promotore (ha anche aperto un ristorante vegan a Montecarlo) del mangiare verde. Al contrario, chi si definisce vegano tout court senza se e senza ma, è Lewis Hamilton, pilota britannico che continua a veleggiare indisturbato in testa alla classifica piloti di Formula 1 e a collezionare primati mondiali. Hamilton - che ha co-prodotto (come anche Djokovic) il nuovo documentario vegano "The Game Changers", in uscita a settembre – sostiene che mangiare vegan lo fa sentire forte a livello fisico e mentale. Sugli animali, la sua bio di Instagram parla chiaro! Sempre più fuori dal cassetto del ‘vegano uguale deboluccio’, grazie anche a testimonial ad alta riconoscibilità! paola segurini (foto Lewis Hamilton/Instagram)

Vegan e Sport: una coppia vincente (3)

Ad Olimpiadi concluse e campionati inziati, più o meno, l’interesse del mondo sullo sport non scema. E noi ci concentriamo semper sulla 'visione' Vegan dell'attività fisica. Cosa c’è di  meglio quindi che scrivere  di di chi, ogni giorno, affronta allenamenti e poi competizioni, nutrendosi di soli vegetali? Fabrizio Bartoli è un atleta – con trascorsi di alpinista e tennista -  tra i maggiori esponenti italiani di Cross-triathlon (nuoto, mountain-bike e corsa)  con varie vittorie a livello nazionale e con piazzamenti nella Top Ten delle gare. Toscano, appassionato di cucina naturale e vegan, ha scritto Vegan Man (EIFIS Ed.) un manuale - ricco di foto e spiegazioni -  che contiene sia programmi di allenamento che ricette: una coppia importante, quando si parla di puntare al meglio per il fisico. Ho fatto qualche domanda a Fabrizio e gli ho chiesto di consigliarci qualcuno dei piatti che più ama. Perché vegan e sport agonistico? Non si tratta di vegan e sport, si tratta di scelte. Fatta una scelta, nel mio caso esclusivamente per etica, si cerca di ottenere il meglio dalla strada intrapresa che, se fatta in modo responsabile e soprattutto con una coscienza alimentare,  non presenta assolutamente svantaggi, anzi. Quali consigli e quali cibi prima dell’allenamento, secondo te? Dipende, ci sono infiniti tipi di allenamento e ognuno ha i suoi bisogni. Per un allenamento diciamo aerobico di una certa durata, sarebbe ottimo partire con le riserve glicidiche piene così da portarlo a termine nel migliore dei modi. Ricordiamoci di mangiare abbastanza prima dell’allenamento che altrimenti il pasto va solo ad appesantire ed "imballare" il nostro apparato digestivo. Sicuramente, come ricetta è appropriato uno dei tanti Porridge che ci sono nel libro. Come nutrirsi per la velocità e per il recupero? Per un allenamento di velocità o forza non è importante come per un allenamento di resistenza avere le scorte glicidiche piene, per un allenamento di questo tipo diventa fondamentale il recupero, dove sicuramente sono da prediligere le proteine per riparare le fibre muscolari danneggiate con questo tipo di attività. Prima di un allenamento di velocità è preferibile  un pasto leggero tipo Insalata go green. Un buon recupero è condizione essenziale per migliorare e per super compensare gli allenamenti fatti. Ottimo sarebbe assumere subito dopo l’allenamento/gara uno Shake con latte di cocco o mandorla, proteine vegetali, cacao e banana frullata. Poi il pasto successivo deve essere un pasto completo, come il Burger di ceci e cous cous. E per il mantenimento di una buona forma? Il consiglio è essenzialmente uno: fare sport tutti i giorni e mangiare il più naturale possibile cercando sempre prodotti di stagione e biologici, una ricetta che racchiude tutto questo? L’insalata Big Veg.   Oggi è #MercoledìVeg, il giorno giusto per pensare di provare le 3 ricette di Fabrizio (ma anche le altre sono super) che trovate riunite qui e cominiciare a pensare ai suoi consigli. Per lo sport, alla prossima! paola segurini   N.d.R Il Manuale si pò acquistare qui e in tutte le librerie.        

Vegan e Sport: una coppia vincente (2)

Le fantastiche isole Fiji  hanno conquistato, con grande merito,  la loro prima medaglia olimpica d’oro per il Rugby a sette. Ho imparato ad apprezzare il rugby, più del calcio, - da donna, da quando ho incrociato per motivi animalisti Mirco Bergamasco, giocatore vegano di gran classe e carriera in nazionale e all'estero, nostro gentilissimo testimonial per la campagna Vegan in forma, oggi in forza al Sacramento (California). La dimostrazione che anche in uno sport che esige potenza e velocità, l’alimentazione 100% vegetale è un carburante valido e di resa. Anche il pugile americano Cam-F_Awesome, che di recente ha partecipato ai Giochi Olimpici di Rio, si definisce ‘orgogliosamente vegano’ e con lui milita tra i simboli del plant based anche la mitica Venus Williams, tennista che percorre la strada del cibo verde per motivi di salute,  in ogni caso con risultati che non possono lasciare indifferenti i detrattori di questo stile alimentare. E poi, già visti in passato su questi schermi  Alexey Ivanovich Voevoda  e Megan Duhamel. Ma il mondo dello sport senza crudeltà non si limita ai grandi campioni, a chi balza agli onori della cronaca, per un minuto o per decenni. E’ un universo variegato, diffuso  che dimostra, sempre di più, come la scelta vegan sia adatta anche agli atleti.  Rimanendo negli Stati Uniti e passando ad una disciplina composita, come il triathlon (nuoto, ciclismo e corsa su diverse distanze) non posso non citare Brendan Brazier, già campione canadese anche di ultramaratona, responsabile della nutrizione del Garmin-Sharp Pro Cycling Team e consulente nutrizionale di molti atleti anche olimpionici. Brazier è considerato uno dei maggiori esperti mondiali di nutrizione su base vegetale. L’editore Sonda ha pubblicato in Italia il suo ‘La cucina energ_etica’, un manuale per chi vuole rendere al massimo,  che guida verso una dieta consapevole e mirata, da seguire prima di un allenamento, nella preparazione, nella resistenza e nel recupero, utilizzando esclusivamente alimenti di origine veg. Un’alimentazione semplice, gustosa e rivoluzionaria attraverso ricette a base di ingredienti al 100% vegetali e integrali, nonché ad alta densità di nutrienti. Le ricette sono a prova di allergeni (o con alternative senza glutine) per eliminare dalla nostra alimentazione grano, lievito, glutine, soia, zucchero raffinato e latticini. Sono in grado di potenziare le performance nella vita quotidiana e nell’attività sportiva; sono funzionali (ogni ingrediente ha uno scopo nutrizionale) e originali. Da segnalare, sempre in ambito USA, il sito No Meat Athlete (Runs on Plants), che presenta anch'esso moltissime risorse per chi vuole trarre il meglio dal suo organismo in termini di attività fisica.. L’esplorazione del Pianeta dello Sport vegan continua… paola segurini

Vegan e Sport: una coppia vincente (1)

In tempo di Giochi Olimpici, di competizioni ed esibizioni di forza, resistenza, scatto e altro, viene spontaneo chiedersi  quale sia l’esito della scelta di un’alimentazione 100% vegetale per chi pratica sport, a livello agonistico e/o amatoriale. Nei prossimi giorni, così incentrati sulle gare di Rio 2016, vedremo una panoramica dei vari aspetti che legano la scelta vegan e lo sport, una coppia vincente, versatile e piena di sorprese positive, adottata da tanti atleti, non a torto, considerato che, l’Academy of Nutrition and Dietetics,  autorevolissimo consesso nutrizionisti, nella sua posizione ufficiale del 2009, dichiara che “le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti”.* E non solo, nel testo si sottolinea che “le diete vegetariane (si intende anche vegane N.d.R.)  sono pure in grado di soddisfare il fabbisogno degli atleti agonisti’. Su questa base, solida e ineffabile, facciamo un salto nel passato e uno nel presente dell’agonismo a livelli mondiali, con degli esempi pratici. Partiamo doverosamente da Carl Lewis, il figlio del vento, che dice “Ho scoperto che un atleta non ha bisogno di proteine animali per essere un atleta di successo. Infatti il mio migliore anno nelle competizioni di atletica leggera è stato quando mi sono convertito al veganismo”. Lewis ha conquistato in totale 10 medaglie olimpiche (9 d’oro) e 10 ai Campionati Mondiali (8 d’oro). Ha fissato  primati mondiali nei 100 metri, nella staffetta 4 x 100 mt e 4 x 200 mt. E nel salto in lungo. Nel campo della velocità, a Rio sottolineiamo la presenza di Morgan Mitchell, ventunenne australiana che corre i 400 metri e ha scelto la sua alimentazione  per motivi etici, traendone grande giovamento nella performance. E poi la grazia flessuosa della pallavolista a stelle e strisce April Ross. In ambito forza, l’unico atleta americano a partecipare  alle competizioni  olimpiche di Sollevamento Pesi è Kendrick Farris, anche lui vegano. E non è da meno, in generale extra-olimpico, l’uomo più forte della Germania, Patrik Baboumian, vegano di origine armena in grado di sollevare 555 chili e a trasportarli per 10 metri.  Vegan e Sport? Questo è solo l'inizio..(continua) Paola Segurini  

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