Uovo di Cioccolato mon amour

Aspetto lucido e senza macchie, colore molto scuro, quasi rosso, vago profumo di vaniglia e forte aroma di cacao, ecco, secondo il Chococlub, le caratteristiche del vero cioccolato fondente, che deve spaccarsi di netto nell'addentarlo, squagliarsi rapidamente in bocca e rivelare una quasi impercettibile sabbiosità. Una volta sciolto, lascerà un senso di dolcezza, seguito dalla percezione dell'acidità del cacao e dall'amaro, segno positivo di bassa percentuale di zucchero. Analisi dimostrano che il cioccolato è un vero mix di sostanze antidepressive. In particolare, il professor Gordon Parker, dell'Università di New South Wales a Sidney, ha pubblicato uno studio sulle proprietà benefiche dell’amata tavoletta, dal quale risulta che, cedendo alla voglia di cioccolato, in realtà ci autosomministriamo una medicina. Stando agli esiti della ricerca, il cioccolato potrebbe essere classificato e venduto come alimento per la cura di precise patologie. I carboidrati e gli zuccheri contenuti dal cacao, infatti, facilitano una più rapida secrezione di alcuni ormoni, come le endorfine, gli oppioidi prodotti dal cervello.   Le buone abitudini sono il dolce della vita. Come il cioccolato, fondente, equo e solidale delle Uova di Pasqua Lav.  Quelle che aiutano gli animali e strizzano l'occhio alla nostra golosità. Dove trovarle?  Sabato 29 e domenica 30 marzo e il 5 e 6 aprile saremo nelle piazze italiane vieni a trovarci!

L' alfaalfa e la siccità

  In California è emergenza acqua, gravissima. Il cambiamento climatico si fa sentire. C'è un'erba che 'succhia ' la maggior parte dell'acquna per l'agricoltura in quello stato USA.  E' l'alfaalfa, meglio conosciuta come erba medica, fondamentale per gli animali da reddito, per favorirne la crescita e la produzione di latte e uova. Gli allevamenti intensivi ne hanno bisogno per integrare i mangimi e per questo motivo si coltiva in quantità mostruose.   E' solo un esempio, ma serve per evidenziare lo schizofrenico gap tra la costante lamentazione sullo spreco di risorse e sul rischio climatico e la poca volontà di agire sulle abitudini alimentari individuali.   Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'acqua: sensibilizziamo sull'utilizzo delle risorse idriche per ottenere alimenti di origine animale e ricordiamo che sostituendo 1 etto di carne di manzo con proteine vegetali risparmiamo almeno 1550 litri di acqua e che per 1/4 di litro di latte di soia servono 74,25 d'acqua contro i 262,5 assorbiti dal corrispondente quantitativo di latte vaccino (per non parlare dello sfruttamento della mucca e dell'inquinamento delle falde causato dall'allevamento).   Cambiare si può. Si deve.   paola segurini                

La paura dell'onnivoro

Dietro ad un atteggiamento critico o supercritico nei confronti dell’alimentazione vegan ci sono a volte motivazioni facilmente individuabili. Ecco un’analisi delle paure principali che attanagliano le persone onnivore – sensibili ai nostri argomenti - quando pensano ad un pasto totalmente vegetale.  ·        La prima in assoluto è la fifa di non saziarsi, di rimanere affamati, perché ‘senza carne non si può’.  ·        Poi c’è il timore delle ‘cose differenti’, in termini di cibo…. ‘meglio mangiare ciò che si conosce’. Che ci è familiare. ·        Un altro aspetto fondamentale è la convinzione che la gastronomia senza ingredienti animali sia noiosa, insapore, priva di attrattive per il palato. ·        Da non dimenticare, a livello psicologico ma inconscio, anche la reazione negativa che abbiamo di fronte a qualcuno (in questo caso chi propone un pranzo, o simili, vegan) che sembra stia cercando ‘di cambiarci’. ·        La preoccupazione che il cibo sia in effetti gustoso, che la carne o gli altri piatti non vegetali non ci facciano sentire la loro mancanza, che poi non sia così difficile cambiare menu. Insomma, che le scuse non tengano troppo a lungo! Infatti non tengono.  E per questo, fortunatamente, il numero di coloro che si avvicinano ed apprezzano i menu e i piatti vegan, e che – in base ad un loro percorso individuale – adottano un comportamento più rispettoso possibile di animale e Pianeta è sempre più elevato. Paola Segurini

Fumo e carne sono ugualmente rischiosi per la salute: uno studio lo dimostra

Un’alimentazione ricca di proteine ​​animali conduce ad una morte prematura: secondo un nuovo studio* che analizza i dati di 6.381 adulti americani oltre i 50 anni di età.   I partecipanti che si sono nutriti con maggiori quantità di proteine animali (carne, pesce, latticini) hanno registrato un aumento 5 volte maggiore del rischio di morte correlata al diabete. Nel corso di un follow-up durato ben 18 anni, tra i partecipanti di età inferiore ai 65 anni e con la dieta a maggior presenza di  proteine animali, si sono rilevati: un aumento del 74% del rischio di decesso da qualsiasi causa medica e un incremento  4 volte maggiore di  morte per cancro (come accade per chi fuma). I rischi di decesso si sono dimostrati ridotti o assenti quando le fonti proteiche erano di origine vegetale. *Levine ME, Suarez JA, Brandhorst S, et al. Low protein intake is associated with a major reduction in IGF-1, cancer, and overall mortality in the 65 and younger but not older population. Cell Metab. 2014; 19:407-417.

Il killer nella tazzina

La ricerca di zucchero è connaturale all'uomo, che possiede ormoni per stimolarne l'assunzione, ma in quantità giuste.  Oggi si esagera: le sostanze dolci inducono infatti ad una "dipendenza" come gli stupefacenti. Il consumo di alimenti docificati con zucchero, fruttosio o con dolcificanti artificiali, porta a obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Basta sedersi davanti alla televisione per mezz'ora per rendersi conto che la maggior parte delle pubblicità propone i cibi dolci come valori positivi.  Non più direttamente lo zucchero come un tempo, ma il suo travestimento da biscotto, tortina o merendina.   Come difendersi da questo lavaggio del cervello mediatico? Ricorrendo ad alternative naturali come queste:   Sciroppo d'acero - Si estrae dal tronco dell'albero. Fluido o in pasta ha un elevato potere dolcificante e un gradevole sapore caramellato. È una buona fonte di sali minerali: potassio ma anche calcio e ferro.    Sciroppo di mele - Estratto dalle mele è ricco di vitamine e sali minerali, in particolare di magnesio e potassio, che lo rendono particolarmente energetico e quindi indicato anche per chi fa sport. Ha un potere dolcificante superiore allo zucchero, quindi se ne usa meno. Si usa spesso per fare torte e altri dolci da forno.   Stevia - Proveniente da pianta erbacea dalle straordinarie capacità dolcificanti, molto più dello zucchero, è priva di calorie, non ha alcun indice glicemico ed è del tutto naturale. Le foglie disidratate della stevia possono arrivare ad avere un potere dolcificante di 250 volte superiore a quello del normale zucchero.    Zucchero di canna integrale - ottenuto dal succo ricavato dalla canna da zucchero in modo tradizionale, vale a dire attraverso la spremitura con appositi rulli. Viene fatto sedimentare, quindi evaporare. Da questo processo si ricava uno sciroppo concentrato che contiene ancora la melassa, i minerali e le vitamine che donano allo zucchero di canna il suo caratteristico sapore dolce. La differenza principale con lo zucchero raffinato è che quello di canna non subisce alterazioni dovute ai processi di cristallizzazione e sbiancamento.    Succo d’agave - si ricava dalle foglie di una pianta grassa, l'agave blu. Ha un buon sapore e una consistenza semiliquida che lo rende un ottimo sostituto dello zucchero nella preparazione di dolci al cucchiaio, come budini e mousse. Dolcifica più dello zucchero, ma è meno calorico.     Una ricetta classica quando si pensa a uno sciroppo dolce sono i deliziosi e soffici Pancake, adatti per una colazione ricca ed equilibrata.     Dott. Michela Kuan  

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