Il bulgur questo sconosciuto

Il Bulgur è un alimento di origine orientale ricavato da una miscela di frumento integrale e grano duro germogliato. Tale miscela subisce un processo di cottura al vapore, essiccazione e frammentazione, il cui risultato è simile al cous cous. Si tratta di un alimento ricco di fibre, vitamine (principalmente vitamine del gruppo B) e minerali (fosforo e potassio). Il bulgur, inoltre, è povero di grassi, fornisce un basso apporto calorico e dà un buon senso di sazietà. La presenza di fibre lo rende facilmente digeribile, particolarmente adatto ai casi di scarsa motilità intestinale.   La tecnica di cottura migliore per conservare i micronutrienti è quella del risotto, quindi con la regolare e moderata aggiunta di brodo per circa 15 minuti. Basterà, poi, aggiungere un pugno di noci, pinoli e legumi per avere un piatto equilibrato.   Una ricetta con crema di ceci, bieta e noci, clicca qui   Dott. Michela Kuan

Una polverina gialla specialissima

Il curry è una delle miscele di spezie originaria dell’India, dove è tutt’ora conosciuto con il nome originario di masala, nella sua versione classica ci sono il cumino e la curcuma (che dà al curry il suo particolare colore giallo ocra) oltre a cannella, chiodi di garofano, coriandolo, fieno greco, noce moscata, pepe nero, peperoncino e zenzero.   Questo mix di spezie racchiude numerose proprietà benefiche ed è altamente versatile, si adatta a moltissime ricette, dalle creme da servire come antipasto, oppure aggiunto al riso, il cous cous, e verdure.   In particolare, ha azione protettiva verso l’insorgenza di tumori, grazie alla curcumina, oltre a bloccare la sintesi delle molecole che sono coinvolte nell’infiammazione e contribuisce a dilatare i vasi sanguigni contrastando il colesterolo.   Il curry è utile anche per lo stomaco, perché aumenta il livello dei succhi gastrici e la presenza du cumino aiuta a risolvere i problemi intestinali come meteorismo e gonfiore addominale.   I chiodi di garofano, anch’essi contenuti in questa miscela di erbe, svolgono un’azione antibatterica, molto importante per regolarizzare la flora intestinale e per contrastare le infezioni del cavo orale.   Il curry ha, inoltre, potenzialità dimagranti soprattutto per il peperoncino, lo zenzero, il pepe e la cannella che agiscono attivando il metabolismo, la circolazione e togliendo il senso di fame   Per una ricetta al curry clicca qui   Dott. Michela Kuan

Genitori vegan: intervista doppia

Sulle differenze tra uomo e donna sono stati gettati fiumi d’inchiostro. Differenze biologiche e psicologiche, stando per esempio a Freud, che tracciava la sua linea di demarcazione fra mascolinità e femminilità, e differenze socio-culturali, secondo i più recenti gender studies. L’uomo è più irascibile della donna? La donna è più emotiva e intuitiva dell’uomo? A lei piace chiacchierare, mentre lui preferisce un eloquio asciutto e diretto? In che modo la “visuale periferica” femminile e la “visuale a tunnel” maschile influenzano le scelte e le relazioni con il mondo esterno? Fra molti luoghi comuni e verità scientifiche (o presunte tali), noi di “Mamme Veg” (https://www.facebook.com/LAVmammeveg) abbiamo deciso di fare un esperimento, chiedendo a una coppia di genitori vegani, Giacomo Bottinelli - Resposabile Nazionale Settore Educazione e Consigliere Direttivo della nostra Associazione - e la sua compagna Noemi,  papà e mamma di una splendida bambina di tre anni, vegana anche lei dalla nascita, di rispondere ad alcune nostre domande.    Offrire lo spunto per una riflessione più ampia, creando il campo per un confronto fra genitori, è quanto ci auguriamo di fare. E tu che genitore veg sei? Arianna Fioravanti (Settore Educazione LAV ROMA) ___________________________________ Perché sei diventata/o vegana/o? NOEMI: Non c’è un vero perché o un giorno o un’esperienza in particolare. È come se lo fossi sempre stata. Dentro di me ho sempre percepito questa scelta come la cosa più naturale di questo mondo. GIACOMO: Per motivi etici. Ritengo che si debba rispettare la vita ed evitare la sofferenza degli altri.   Prima di conoscere il/la tuo/a compagno/a eri vegana/o? NOEMI: Prima di conoscere Giacomo ero già vegetariana tendente al vegano. GIACOMO: Sì, ero già vegano da anni.   Se il tuo partner tornasse a una dieta onnivora, cosa faresti? NOEMI: La scelta vegana è talmente radicata in Giacomo, come lo è per me, che se dovesse tornare ad essere onnivoro ne sarei veramente preoccupata. L’unica cosa che farei, sarebbe quella di stargli vicino e cercare di capire cosa lo ha spinto ad un tale cambiamento. GIACOMO: Ne sarei molto turbato. La scelta vegana è qualcosa di profondo, non una moda. Tornare indietro significherebbe che non è più la persona che oggi conosco.   Chi ha deciso che la bambina sarebbe stata alimentata senza cibi animali? NOEMI: Entrambi. GIACOMO: Entrambi.   Sei stata/o osteggiata/o dal mondo esterno? Da chi in particolare? NOEMI: Da piccola ho sempre rifiutato cibi animali e l’unica persona che ha avuto da ridire è stata mia madre. Da un po’ di anni non c’è più, ma so per certo che avrebbe accettato e capito la mia scelta. GIACOMO: Fortunatamente non abbiamo trovato ostacoli. Tutti dalla famiglia al pediatra (onnivori) sono stati sereni nei confronti della nostra scelta.   Come reagisci se qualcuno critica la tua scelta? NOEMI: Mi capita raramente. Chi critica mi ha sempre fatto sorridere, quindi reagisco sorridendo e annuendo. GIACOMO: Mi fa rabbia pensare che ci sia ancora tanta ignoranza ed egoismo.   Dubbi, paure, ansie per la salute della bambina? NOEMI: Mai avute! GIACOMO: Mai niente di tutto questo. Fin dall’inizio sapevamo come bilanciare la dieta e anche i medici che abbiamo consultato ci hanno tranquillizzati.   (se ci sono) Cosa fai nei momenti di incertezza? NOEMI: Se c’è una cosa della quale sono pienamente convinta nella mia vita è la scelta vegana. GIACOMO: Nessuna incertezza.   Chi dei due si occupa della spesa? NOEMI: Fare la spesa è anche un momento di condivisione familiare, quindi spesso si va tutti insieme. GIACOMO: Entrambi.   Chi dei due si occupa della cucina? NOEMI: Sia io che lui. La cucina di Giacomo però è irresistibile. GIACOMO: In particolare io. Mi piace molto.   Chi dei due si occupa di far mangiare la bambina? NOEMI: Entrambi come su molte altre cose, ci alterniamo spesso in maniera naturale. GIACOMO: Entrambi, ma più lei.   La bambina mostra di gradire i piatti che le vengono preparati? NOEMI: Come tutti anche lei ha le sue preferenze, ma la maggior parte delle volte gradisce. GIACOMO: Decisamente.   Se la bambina rifiuta un piatto, come reagisci? NOEMI: Tranquillamente, provando a capire cosa non va. GIACOMO: È una bambina. Capita che rifiuti un piatto…   Se la bambina mostrasse interesse per la carne, come reagiresti? NOEMI: Vorrei che mia figlia fosse libera di fare le sue scelte, del resto lei è una persona completamente diversa da me. GIACOMO: Ha tre anni e le stiamo pian piano spiegando il perché della nostra scelta. Se vorrà consapevolmente mangiare carne potrà farlo. Importante è che sappia che si tratta di animali. Molti bambini purtroppo non arrivano a questa consapevolezza e si abituano a cibi dei quali in realtà non conoscono l’origine e il retroterra di sofferenza.   Un aggettivo per descrivere tuo/a marito/moglie. NOEMI: Prezioso. GIACOMO: Meravigliosa!   Dà un consiglio al tuo partner. NOEMI: È veramente difficile. GIACOMO: Rimani come sei!   Cosa prevedi per l’alimentazione del futuro? NOEMI: Sempre più persone prendono consapevolezza della scelta vegana, siamo sempre meno soli, o forse non lo siamo mai stati. Da persona positiva che sono, credo che tra non molto la scelta vegana non venga percepita più come qualcosa di alternativo, ma come la via più semplice alla soluzione di tanti problemi che affliggono l’umanità. GIACOMO: Spero sinceramente in un futuro vegan. È l’unica via di salvezza per gli animali umani e non umani. 

Dolci sorprese

San Valentino è alle porte ed è la giusta occasione per concedersi qualche coccola e sorprendere il proprio compagno/a con una piccola sorpresa sicuramente gradita! Un’idea davvero facile da realizzare, che lascia ampio spazio alla fantasia, è creare dei tartufi di cioccolato con diversi ripieni da mettere in contenitori eventualmente decorati con disegni, nastri  e applicazioni adesive (vasi di vetro, bottiglie, scatole..), casomai nascosti sotto al cuscino. Dal punto di vista nutrizionale abbiamo già decantato le incredibili proprietà del cioccolato, quindi per creare dei cioccolatini con il giusto apporto di elementi, basterà inserire frutta secca e ovviamente scegliere cioccolato extra-fondente. Dott. Michela Kuan   CIOCCOLATINI AFRODISIACI 160 g di cioccolato fondente spezzettato 50 ml di latte di mandorla 3 pizzichi di peperoncino, 3 di cannella e3 di  zenzero in polvere un cucchiaino di Brandy 15 g di zenzero candito tritato Mandorle a scaglie Sciogliere il cioccolato con il latte di mandorla, aggiungere i restanti ingredienti, creare le palline e passarle nelle mandorle a scaglie   TARTUFI ESOTICI 250g di latte di cocco 600g di cioccolato fondente 50g di cocco rapè scorza di limone 1 bacello di vaniglia 1 foglia di alloro. Tritare grossolanamente la cioccolata. In un pentolino portare ad ebollizione il latte di cocco aromatizzato con qualche scorzetta di limone (a fette), il bacello di vaniglia inciso a metà e la foglia di alloro. Spegnere e filtrare il latte di cocco con un colino per eliminare i residui. In un pentolino sciogliere il cioccolato insieme al latte di cocco fino ad ottenere una ganache al cioccolato uniforme e brillante, mescolando di continuo. Disporre la crema in una teglia ampia e stenderla in modo da ottenere uno strato sottile di cioccolata, quindi riporre in frigo per due ore. Una volta tolta dal frigo aiutandosi con il cucchiaio creare le palline con la crema ormai solida e rotolarle sul cocco rapè far raffreddare in frigo.   BON BON AL CAFFE’, PISTACCHI E ARANCIA 200 gr cioccolato fondente 80 ml di latte di soia   1-2 cucchiai di caffè solubile 1-2 cucchiai di marmellata di arance amare granella di pistacchi Fondere il cioccolato in un pentolino con il latte (tenerne un cucchiaio da parte dove sciogliere il caffè e aggiungerlo alla crema di cioccolato), aggiungere anche la marmellata e mettere in frigorifero a raffreddare, creare le palline e passarle nella granella di pistacchi   PRALINE ALLE NOCI 7 fichi secchi 10 noci 70 g di cioccolato extra fondente Un cucchiaio di latte di soia Tritare le noci con i fichi e impastare con il cioccolato sciolto a bagnomaria con il latte, creare delle palline, farle raffreddare e passare nel cacao  

Latte? No grazie!

Lo Chef Simone Salvini, espertissimo e celebre creatore di fantastici piatti vegan ci dà alcune dritte sulla sostituzione del latte... Sembra che non sia possibile sostituire certi ingredienti di origine animale. Alcune tradizioni culinarie, e soprattutto certe abitudini consolidate, ci tramandano ricette di piatti salati e dolci con ingredienti di origine animale. La besciamella per la lasagna, la crema al caramello e i pan di spagna morbidi hanno in comune tra loro, la massiccia presenza di uova, latte e panna. Da tempo i medici, quelli veri e sinceramente ispirati, ci avvertono che mangiare cibi  troppo energizzanti come le uova, la panna e i derivati del latte vaccino non fa bene alla nostra salute psicofisica. E quindi  la scelta vegana oltre a essere leggera e al passo con i tempi è anche salutare. Come realizzare ricette divertenti e golose senza usare derivati animali? La mia risposta è che si possono creare delle ottime ricette usando prodotti della terra quali la frutta secca, la frutta essiccata, il tofu al fine di ottenere dei latti vegetali e delle consistenze morbide e rassicuranti.Amo adoperare il latte alle nocciole per ottenere, per esempio, delle besciamelle dal sapore piacevolmente delicato, oppure quello di mandorle per realizzare dei budini salati o dolci delicatamente profumati.  Il latte di cocco lo uso soprattutto per fare delle creme dolci da bere; in questo caso lo aromatizzo con ingredienti che provengono all'incirca dalle stesse aree in cui cresce la pianta di cocco, come la vaniglia e le scorze di lime. La cucina è anche gioco; a questo riguardo non di rado creo ricette che richiamano in modo esplicito piatti della tradizione.   QUI alcuni dolci di Simone Salvini e le istruzioni per realizzare latti vegetali a partire dalla frutta secca  Ricetta base:  1 lt di acqua 100/150 g di frutta secca pelata Inserire nel frullatore la frutta secca assieme a metà dell'acqua prevista nella ricetta. Frullare alla massima velocità per 12 min.; passare il liquido attraverso un colino fine e trasferirlo in un contenitore ermetico. Aggiungere l'altra metà di acqua e riporre in frigo. A questo punto può essere usato per realizzare ricette dolci o salate. Può essere insaporito con delle spezie: cannella, cardamomo etc... oppure con della vaniglia, scorze di limone etc... Consiglio di tostare in forno la frutta secca in modo da ottenere dei latti con gusti decisi che ricordano leggermente l'affumicato. Latte di pinoli aromatizzato 1 l acqua 100 g pinoli 2 scorze di limone 2 scorze di arancia Mettere nel cutter 500 g di acqua assieme ai pinoli e le scorze. Frullare alla massima potenza fino a ottenere una consistenza fluida e liscia. Filtrare attraverso un colino fine e aggiungere il resto dell'acqua. Il latte va conservato in frigo e consumato entro 3 gg.  Per ottenere un latte dal gusto più intenso consiglio di tostare preventivamente i pinoli in forno a 180° per 3 min. Come si realizza il latte di cocco partendo dalla polpa grattugiata 1,5 lt di acqua 250 g cocco rapè scorza di limone Mettere tutti gli ingredienti in una casseruola dal fondo spesso e far sobbollire per 15 min, girando di tanto in tanto. Passato il tempo togliere dal fuoco e passare il liquido attraverso un colino. Mettere la polpa in un frullatore assieme alla scorza e aggiungervi del liquido di cottura. Frullare alla massima velocità per 1 min. Passare nuovamente al colino; il liquido ottenuto dovrà essere unito a quello preparato in precedenza. La polpa rimasta potrà servirci per realizzare panini dolci, biscotti o per decorare ricette dolci o salate.  

Una settimana vivace

Sotto il segno della sentenza del primo processo a Green Hill, inizia un febbraio segnato da una storia di maltrattamento, che vede dei pulcini come soggetti di una morte violenta e dalle modalità inimmaginabili. Su denuncia LAV, sono stati chiamati a giudizio con decreto immediato il veterinario e i proprietari di un’azienda di produzione di polli del bresciano, che uccideva, facendoli schiacciare dagli addetti, i pulcini  giudicati difettosi.   Si parla di animali destinati alla tavola, per fortuna - e finalmente - la sensibilità e l’attitudine al cambio di orientamento alimentare sembrano emergere ogni giorno di più. Il recentissimo Rapporto Eurispes che - come ogni anno – riferisce l’atteggiamento degli italiani rispetto a tanti temi sociali, ci comunica il rafforzamento di trend già noti: l’amore e il rispetto per gli animali e la scelta a favore di un’alimentazione sempre più vegetale. Tutto ciò è suffragato dalle offerte veg di grandi aziende internazionali che, come Ikea, sono attente a soddisfare le richieste di tutti i clienti. Non saranno azioni mosse dall’etica, ma rivelano l’ispessimento della fascia di popolazione che vuole mangiare verde. L’imperatrice svedese dell’arredamento proporrà, da aprile e in tutto il mondo, la versione vegan delle sue rinomate (!) - polpette. Tra gli altri eventi, possiamo citare anche una puntata esplorativa sul veg nella trasmissione di Fabio Volo (molto seguito), la scelta della cantante Beyonce di lanciare un servizio che fornisce i pasti tutti veg per 21 giorni (il tempo canonico per il cambio di abitudini, di qualsiasi tipo) e una bella intervista a Tullio Solenghi, attore pieno di verve, che parla delle motivazioni per una scelta senza crudeltà, o con meno crudeltà possibile. p.s.

Germogli come fonti di vita

Ai tempi dell’Antica Roma i soldati, avendo bisogno di cibo energetico e poco ingombrante, portavano delle sacche di stoffa intorno alla vita piene di semi di ogni specie. I semi, al contatto con i corpi caldi e umidi, diventavano germogli.  Ancora una volta è la storia dell’evoluzione che ci insegna a non dimenticare i cibi che da millenni fanno parte della nostra alimentazione. I germogli sono veri e propri concentrati di vitamine e sostanze minerali e una riserva di principi nutritivi prontamente utilizzabili dal nostro organismo. Durante la germinazione, infatti, aumenta il contenuto di acqua, l'amido si trasforma in glucosio e fruttosio e le proteine vengono "predigerite" da enzimi scomponendosi in amminoacidi di più facile e veloce digestione. Le vitamine (A, B, C, D, E, K) aumentano sensibilmente, dal 50 al 100%, così come il contenuto di sali minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio, zinco), di amminoacidi essenziali e di oligo-elementi facilmente assimilabili ed utilizzabili dall'organismo (in particolar modo il ferro). Inoltre, i germogli sono poveri in grassi, e per questo consigliati a chiunque desideri integrare la propria dieta di alimenti a ridotto contenuto calorico. Si possono far germogliare quasi tutti i semi. I più indicati sono il frumento, la soia verde (mi raccomando che sia BIO), il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie, il riso integrale, l'avena, il girasole e qualunque altro seme commestibile. COME PREPARARLI 1° giorno: riempire d’acqua un vaso grande da marmellata di vetro fino a coprire uno strato di semi per un’altezza di circa cinque centimetri. Lasciate a bagno i semi per almeno 8-10 ore coperti da un tovagliolo umido. 2° giorno: fissare il coperchio bucherellato (va bene anche un retino) e scolare l’acqua dal recipiente. Riempire di nuovo d' acqua, scuoterlo alcune volte e rovesciare facendo scolare l’acqua. Riempire altre due volte d'acqua il recipiente, sciacquando e scolando i semi tre volte in tutto. Più tardi ripetere di nuovo l’operazione in modo da sciacquare bene i semi due volte al giorno ma non lasciandoli in ammollo. 3° giorno: si dovrebbero veder germogliare i semi. Continuare a sciacquarli due volte al giorno. 4° giorno: si possono mangiare i germogli, avranno raggiunto i 3/4 cm di altezza. PER UN’INSALATA SUPER BUONA E SUPER SALUTARE: 1 caspo di insalata 8 noci Un cucchiaio di mandorle 4 funghi 100 grammi di germogli di soia una manciata di semi di zucca 1 carota 2 ravanelli 150 grammi di fagioli semi di lino sale e pepe olio extra vergine di oliva aceto di mele o limone 1/2 mela Lavare e tagliare tutte le verdure, a parte tostare i semi di zucca e condire con una vinagrette di limone, olio e sale.   Dott. Michela Kuan

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