50 sfumature di viola..

Nelle sue mille sfumature che vanno dal viola al nero, la melanzana è un tipico ortaggio estivo che racchiude incredibili proprietà diuretiche e tanto gusto!   La melanzana, infatti, è molto ricca di acqua (elemento che costituisce circa il 93% della sua essenza) e per questo motivo stimola l’attività dei reni. Possiede anche una discreta percentuale di potassio, di vitamine A e C, di fosforo, di calcio, e di tannino, mentre ha una quantità irrisoria di grassi (0,1%) e contiene pochi zuccheri (2,6%). Inoltre, può vantare proprietà depurative ed è blandamente lassativa, oltre a regolarizzare e stimolare l’attività del fegato contribuendo ad aumentare la produzione e l’eliminazione della bile. Sembra che soprattutto nella buccia siano presenti sostanze che hanno effetti benefici sul pancreas e sull’intestino, oltre che funzionali per abbassare il livello di colesterolo nel sangue.   La melanzana possiede anche un altro pregio: è ricca di fibre (tra le quali domina la pectina) che sono ben tollerate dall'intestino e contribuiscono a facilitarne il funzionamento. Essendo pastose, si adattano a essere protagoniste di sformati, sughi, chips o ottime polpette come queste..   Dott. Michela Kuan

Carne lavorata in menu ospedali? No

Nei giorni scorsi l’AMA (American Medical Association), che riunisce 200.000 medici, ha finalmente diffuso una dichiarazione ufficiale con cui chiede agli ospedali di fornire pasti 100 % vegetali e di togliere dai menu le carni lavorate. La risoluzione è patrocinata anche dalla Medical Society of the District of Columbia e dall'American College of Cardiology. Si tratta di un passo importante per il mutamento della cultura alimentare, che nei luoghi deputati alla cura della salute non eccelle per salubrità. Neanche in Italia. L’importante organizzazione invita gli ospedali statunitensi  a tutelare la salute dei pazienti, del personale e dei visitatori, fornendo una varietà di alimenti sani, inclusi pasti 100% vegetali e pasti a basso contenuto di grassi, di sodio e di zuccheri aggiunti, in cui non compaiano carni lavorate e ci siano bevande salutari.  Numerosi studi scientifici dimostrano che l'alimentazione 100% vegetale può prevenire e persino curare le malattie cardiovascolari, il diabete e l'obesità. Noi lo sappiamo. La raccomandazione dell'AMA di togliere le carni lavorate dai menu risponde alle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel 2015 ha definito le carni lavorate cancerogene per l’uomo. L'American Institute for Cancer Research e il World Cancer Research Fund, esaminando 85 studi, effettuati su 17,5 milioni di adulti, hanno rilevato infatti che ha più probabilità di avere un cancro allo stomaco chi assume tre porzioni di alcol al giorno, 50 grammi di carni lavorate o mangia cibi conservati con il sale. Si tratta appunto delle carni  trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''.  La maggior parte di esse contiene maiale o manzo, ma possono anche contenere altri tipi di carni rosse,o prodotti derivati come il sangue. Esempi di carni lavorate includono gli hot dog, il prosciutto, le salsicce, la carne in scatola, le preparazioni e salse a base di carne. Pensiamoci  bene a questa presa di posizione dell’AMA, perché  più sono i medici e gli ospedali che sostengono la nocività delle carni (lavorate e non) e ne favoriscono la diminuzione più facile e vicino è il cambiamento. Per tutti. Anche da noi.   Paola Segurini

Vivi felice, mangia più frutta: le more di gelso

Uno studio australiano ha mostrato che le donne di mezza età che mangiavano due porzioni di frutta al giorno risultavano del 16% meno stressate di chi non ne consumava. La stessa associazione vale per la verdura: le donne che mangiavano da tre a 4 porzioni di verdura al giorno avevano il 18% in meno di probabilità di essere stressate.   Il benessere psicologico ha radici profonde nello stile di vita e nella nutrizione di ciascuno e il controllo della componente infiammatoria, infatti mangiare il giusto quantitativo di frutta e verdura fresca garantisce un buon introito di vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibra, elementi essenziali per il benessere di corpo e mente.   Non dimentichiamo, però, che non si dimagrisce, né si sopravvive bene, di sola insalata e che il giusto quantitativo di proteine, così come i giusti grassi buoni sono essenziali garantire salute e forza. Giugno è un mese ricco di prelibatezze e dagli alberi pendono succose e dolci more di gelso, bianche o nere, sono in realtà drupe simili alle comuni more di rovo, ma con forma oblunga.    Costituite dall’85% di acqua, sono ricche di fibre e zuccheri come fruttosio e glucosio, e per questo prolungano il senso di sazietà. Sono anche una buona fonte di calcio e fosforo e sono ricche anche di vitamina C. Inoltre, al pari dei frutti di bosco, anche le more di gelso sono ricche di resveratrolo, un potente antiossidante.   Se avete la fortuna di poterle consumare fresche sono perfette da sole o come complemento acidulo per le macedonie, potrete sbizzarrirvi anche nell’aggiungerle al vostro muesli per la colazione e nello yogurt. Provatele nell’insalata: un tocco di originalità perfetto per stupire. Le more di gelso sono ottime anche per preparare ricche marmellate da utilizzare in inverno, ecco qui  una ricetta per realizzarle.   Dott. Michela Kuan

Albicocche: buone e ricche

Quando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano frutti dolci e vellutati sono soprattutto betacarotene e licopene, infatti queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).   Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo; fibre utili per dimagrire e tenere sotto controllo la glicemia.  Hanno anche un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi contribuendo alla salute degli occhi, della pelle, dei capelli, delle gengive.   Una curiosità: un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli legati al sistema riproduttivo.   Per rinfrescare la mente, il corpo ma principalmente il palato, l’ideale è gustarle fresche nella variante di una delicata, ma saporita mousse.   Dott. Michela Kuan

Se il formaggio vegetale non esiste

La  Corte di Giustizia dell'Ue nella sentenza relativa ad una causa tra la ditta tedesca TofuTown e l'associazione Verband Sozialer Wettbewerb, non possono, in linea di principio, essere commercializzati con denominazioni come "latte", "crema di latte o panna", "burro", "formaggio" e "yogurt", che il diritto comunitario riserva ai prodotti di origine animale   Da ciò si deduce che il ‘formaggio’e il ‘burro’ vegetale’ non esisteranno, come nomi, più. Anche se seguiti da una specifica che ne chiarisce l’origine non animale, o comunque ne diversifica la ricetta, come ad esempio "burro di Tofu" .   Questa la notizia di oggi, che ha tutta l'aria di essere una 'reazione al grande successo delle alternative vegetali nel mercato europeo.   Certamente qualche soluzione si troverà, che sia accettabile per il diritto comunitario e sufficientemente chiara per i consumatori.   In ogni caso  l’avanzata dei prodotti vegan è inarrestabile e ha caratteristiche sempre più concrete: non la fermeranno un nome o un etichetta.   La gente ormai è sensibilizzata, conosce vantaggi etici, salutari e di gusto e sa leggere, anche tra le righe!    ps

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