MercolediVeg all'Erbolario di Lodi

L’Erbolario, marchio leader nel settore della fitocosmesi, ancora una volta si schiera al fianco della Lav (Lega Anti Vivisezione). E stavolta in maniera gustosa. L’azienda di Lodi promuove insieme a Lav l’iniziativa MercoledìVeg, la campagna di sensibilizzazione sull’impatto delle nostre scelte alimentari sul Pianeta. Oggi, mercoledì 30 gennaio, infatti, 200 dipendenti dell’Erbolario, sotto la sapiente regia dello chef Simone Salvini, si sono seduti a tavola per provare un gustoso pasto vegan. In questo modo hanno risparmiato per esempio, rispetto ad un menu con carne, acqua pari a quella utilizzata per 7000 docce. Una goccia nel mare? No, un esempio di come l’iniziativa del singolo, ma anche dell’azienda impegnata concretamente in azioni di responsabilità sociale, possa contare, sul percorso comune per una tutela dell’unica vera ricchezza che abbiamo: la Terra (noi e gli altri animali inclusi). A presto con ricette e foto!  

Dalla Svezia una proposta fiscale sulla carne

Utilizzare lo strumento fiscale per ridurre l’impatto ambientale dalla produzione di carne, incentivando la produzione vegetale, con maggiori benefici per l’ambiente e per la salute? E’ una proposta intrigante del Consiglio svedese per l’Agricoltura, nell’ambito dei lavori della Commissione Agricoltura della Ue. Gli scandinavi suggeriscono una tassa per disincentivare il consumo della carne e ridurne quindi il fragoroso mpatto ambientale, favorendo anche la tutela della salute dei consumatori.   Alcuni dati per non dimenticare. Nel mondo si allevano circa 1 miliardo e 300 milioni di bovini, 2 miliardi e 700 milioni di ovini e caprini, 1 miliardo di suini, 12 miliardi di polli e galline e altro pollame. In alcuni paesi ‘emergenti’, come il Brasile o l’India, il consumo è cresciuto e continua a crescere, mentre in Europa si registra un calo dell’1%. In testa ai consumi la Francia seguita dall’Italia dove dagli anni 60 ad oggi i consumi sono costantemente aumentati (+180%) fino al 2011 per poi calare bruscamente passando dai 95kg pro capite annui agli 88 kg. Ogni anno in Italia vengono  circa 4.700.000 bovini di cui la metà italiani e la metà importati. Nord, Centro e Sudamerica producono il 43% di tutta la carne bovina del mondo. L'Europa occidentale il 17%, la Russia il 18%. Nessun alimento ha un ‘costo ambientale’ così elevato come quello della carne: per produrre un chilo di manzo servono oltre 15 mila litri d’acqua e, secondo la FAO, gli allevamenti pesano per il 18% sul totale delle emissioni di gas serra.  

Stelline per gli ottimisti: arriva un nuovo MercoledìVeg!

Le persone fiduciose e solari per natura tendono a seguire stili di vita più sani, come appunto un'alimentazione 'green'. Sarà vero? Da uno studio condotto su un migliaio di americani, uomini e donne dai 25 ai 74 anni e pubblicato su 'Psychosomatic Medicine’ risulta che mettere in tavola almeno 3 porzioni di vegetali al giorno, rende significativamente più ottimisti. L'anno scorso, un'équipe dell'università inglese di Warwick ha dimostrato inoltre che chi mangia 7 porzioni di frutta e verdura al giorno è più felice. E che chi ne consuma 8 si guadagna in media un punto in più sulla scala del benessere interiore, indipendentemente da altri fattori che possono incidere sul grado di contentezza, come lo stile alimentare generale o l'esercizio fisico. Gli autori hanno osservato che a livelli più alti di carotenoidi nel sangue (condizioni che indicano con consumo maggiore di frutta e verdura) corrisponde una visione nettamente più ottimistica di ciò che la vita può riservare. "E' il primo studio a riportare una relazione tra l'ottimismo e maggiori concentrazioni di carotenoidi", sottolinea Julia Boehm della Harvard School  Public Health, a capo del team. E una possibile teoria chiama in causa l'effetto anti-stress di questi composti antiossidanti. I ricercatori hanno misurato nel sangue delle persone reclutate i livelli di 9 diverse sostanze antiossidanti, compresi carotenoidi come il betacarotene e la vitamina E. Le persone con una visione più rosea del futuro hanno dimostrato livelli ematici di carotenoidi del 13% maggiori, rispetto ai meno ottimisti. E ancora: chi consumava poca frutta e verdura (massimo 2 porzioni al giorno) era significativamente meno ottimista di chi ne mangiava 3 o più porzioni.  Meditiamo! E prepariamo questa ricetta dello Chef Giuseppe Capano, super sfiziosa e bella! E tutta vegetale!!  

Il Seitan nelle parole dello Chef Salvini

Simone ha un suo personalissimo approccio alla cucina: la vive come azione gentile che arricchisce l'anima. E mi descrive le sue sensazioni nella preparazione del Seitan, ingrediente prezioso e  versatile del nostro mangiare consapevole. << La sua preparazione rappresenta un momento carico di emozioni particolari. Per me trasformare la semplice farina di grano in una gustosa ricetta, dall'alto valore nutrizionale, è come compiere un'operazione alchemica. La materia da inerte diviene riconoscibile e utile all'uomo. Il seitan è una conquista  dell'intelligenza umana! >> Il suo nome esotico è quasi un suono di gong e così ce la spiega lo Chef: << L' origine è incerta. Una delle teorie più accreditate vede il seitan realizzato per la prima volta in ambito monastico. Si racconta che siano stati dei monaci buddhisti cinesi ad aver creato quest'alimento che oltre a nutrire  non arrecava danno alle loro anime. L'alimentazione vegetariana era indicata loro e molto spesso raccomandata per motivi etici. Uno dei dogmi ai quali erano soggetti prevedeva il rispetto di ogni forma vivente. Haimsa è il termine sanscrito che letteralmente significa  assenza di violenza. Per gli hindù, buddhisti e jainisti tale principio doveva essere esteso anche alle creature e al creato. >> Per il vostro MercoledìVeg, non dimenticate la bontà di questo glutine di grano, o farro. Mai vi farà pentire di averlo scelto! p.s.  

McDonald's e gli ospedali

Gli americani cominciano a capire come i fastfood possano essere una delle cause di patologie gravi. Sembra strano che siano così in ritardo? Considerato che la fidelizzazione al pagliaccio inizia fin dalla più tenera età, il progresso potrebbe essere che alcuni ospedali (sì in USA il McDonald è presente anche nei luoghi di cura) anche pediatrici come il Lurie Children’s Hospital di Chicago non rinnovano il contratto d'affitto alla catena di ristoranti. Arrivare a capire che il BigMac fa a pugni con la salute, è un passo avanti. E il contrasto tra il lavoro dei sanitari, che lottano per rimuovere le placche di colesterolo dal sistema circolatorio dei divoratori di svizzere dove lo lasciamo? Misteri del mondo delle lobbies. L'importante è che qui in Italia i bambini non entrino nel loop del tristo Ronald.Perché una volta entrati, il rischio che ci restino a lungo, identificando l'Happy Meal con un cibo consolatorio che li riporta all'infanzia, è reale. Meditate genitori, meditate!  

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