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Ripensare la Pasqua
Anche se quest’anno, per motivi legati all’emergenza coronavirus e al distanziamento sociale, si assisterà probabilmente a un calo delle vendite di agnelli e capretti (Il Sole 24 ore) è opportuno sottolineare che, secondo Confagricoltura, il 90% di nascite e crescite di questi animali sono programmate proprio per il periodo pasquale e di conseguenza è obbligatorio insistere con lo sforzo di ripensare subito questa tradizione gastronomica. [Continua qui]
Animali e pandemia: alcune riflessioni
In piena emergenza sanitaria COVID-19 è importante fare chiarezza sulle origini di una situazione così critica e preoccupante.
Noi di LAV abbiamo da tempo lanciato l’allarme, proponendo azioni risolutive, a cominciare dalle scelte individuali e dai comportamenti quotidiani.
Vi proponiamo le riflessioni curate da alcuni dei nostri responsabili, certi che il modo in cui singoli, economia e Stati trattano gli animali sia un’importante chiave di lettura della crisi, per uscire dalla crisi.
Leggi qui!
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Indovina chi viene a cena?
Domenica 29 marzo è andata in onda su Rai 3 un'indimenticabile quanto preziosissima e allarmante puntata di INDOVINA CHI VIENE A CENA.
L'instancabile Sabrina Giannini è partita da alcuni quesiti per affrontare una situazione di cui abbiamo ancora non sufficienti informazioni, ma di cui in quanto animalisti vegani eravamo al corrente...
Ecco il LINK per rivedere la puntata. Queste le domande alle quali l'approfondita inchiesta ha cercato di rispondere:
"È vero che una pandemia da coronavirus era stata prevista e che tutta la comunità scientifica si aspettava il salto di specie da quella selvatica all'uomo come accadde con la SARS nel 2003? È vero che si ipotizzava che sarebbe successo in un mercato di animali (esotici e selvatici) venduti e mangiati in Brasile o in Cina? E se davvero era prevedibile, perché i governi di tutto il mondo non hanno fatto niente per prevenirlo? Sabrina Giannini ricostruisce le epidemie degli ultimi decenni, tutte originate da zoonosi, malattie trasmesse dagli animali all'uomo?"
Si tratta di una raccolta di immagini e di testimonianza molto potente, adatta a far ragionare le persone sulle vere cause delle pandemie, e sulla necessità assoluta di cambiare stili alimentari al più presto.
ps
L'acqua che mangiamo
La Giornata Mondiale dell’Acqua 2020 arriva in un momento di crisi totale globale, in cui capiamo meglio - purtroppo - quanto questa risorsa sia preziosissima anche a livello sanitario.
Qualcuno dice che l'acqua sia l'eroina non citata della lotta contro il Covid 19 e la sua diffusione. Probabilmente lo è.
Possiamo agire individualmente per risparmiarne?
Come consiglia anche la campagna dell'ONU per la ricorrenza odierna, possiamo scegliere pasti a base di alimenti 100% vegetali.
In base al confronto tra l’impronta idrica degli alimenti, come riportati dal Water Footprint Network si vede come, su una stima a livello globale, per ottenere un chilo di carne di manzo sia necessario un totale di circa 15400 litri, e per aver un grammo di proteine dalla stessa “fonte” ci vogliano 112 litri di acqua mentre ne servono solo 19 per un grammo di proteine da legumi.
E, se vogliamo concentrarci anche oggi sull’Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile numero 6: acqua per tutti entro il 2030, dobbiamo tener presente che acqua per tutti significa innanzitutto meno acqua per chi può farne a meno, perché ce l’ha.
Siamo noi quelli che stiamo prosciugando le risorse, siamo noi – cittadini del Nord del mondo – quelli che sono tenuti a dare l’esempio, perché possiamo farlo, perché siamo al corrente delle conseguenze di un comportamento onnivoro, che oltre agli animali, sta letteralmente mangiando tutto il Pianeta e influendo pesantemente sul clima.
Cambiando menu e orientandoci verso scelte 100% vegetali compiamo un gesto preventivo, solidale ed efficace, senza perdere in gusto e salubrità, anzi!
PS
I cibi vegan vanno sempre più forte
Il Good Food Institute (GFI) e la Plant-Based Foods Association hanno di recente diffuso dei dati che dimostrano come negli USA le vendite al dettaglio di cibi 100% vegetali siano aumentate dell'11 percento nel 2019, a fronte di un mero 2% di crescita del mercato al dettaglio in generale.
Ciò significa che gli acquisti di prodotti vegan procedono con una velocità cinque volte più elevata di quelli comuni.
La fetta più ampia del mercato statunitense del plant based – il 40% - è costituita dalle bevande vegetali (che valgono 2 miliardi di dollari). Il secondo segmento è occupato della ‘carne vegetale’ che ha visto nel 2019 una crescita del 18%, per un totale di circa 1 miliardo di dollari.
Dati Nielsen indicano che il 98 per cento di coloro che comperano alternative alla carne acquistano regolarmente anche prodotti animali. La carne purtroppo è un alimento molto resiliente, grazie al prezzo contenuto e agli allevamenti di modello industriale. Ci vorrà tempo per scalzarla, ma il lato positivo è che l'aumento della domanda di alimenti a base vegetale da parte dei consumatori è trainato da una crescente fascia di clienti che si comporta in modo flexitariano e comincia, a suo ritmo, a salvare sempre più animali.
Anche in Italia diventa sempre più ampia la reperibilità di cibi proteici 100% vegetali e più facile e diversificata la loro introduzione in tutti i pasti della giornata, sia a casa che fuori casa, per tutte le età.
In sostanza, indietro non si torna, acquistare e cnnsumare alimenti vegan in risposta alle proprie scelte etiche, ambientali, salutari (o altro) è sempre più semplice e le persone si muovono come se stessero davvero comprendendolo!
ps
Oscar a Joaquin Phoenix: una voce ai senza voce
Durante il suo discorso agli Oscar, stanotte, Joaquin Phoenix - premiato come miglior attore protagonista per 'Joker' - ha lanciato un appello a lottare a favore dei diritti, contro l’ingiustizia, le diseguaglianze di genere, il razzismo, o la discriminazione Lgbt.
Contro l’idea che una razza, una nazione, un genere o una specie abbiano il diritto di dominare o di sfruttarne un’altra impunemente.
“Il dono più grande che mi ha dato il cinema è quello di poter dare voce a chi voce non ce l'ha” ha detto.
In ambito di diritti degli animali ha mosso un’accusa molto chiara e decisa al comunissimo consumo di latte: “Siamo diventati disconnessi dal mondo naturale" ha detto. “Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e quando partorisce le sottraiamo il piccolo, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili. E poi prendiamo il latte destinato al vitello e lo mettiamo nel nostro caffè e nei nostri cereali."
Servirà a far cambiare le abitudini di milioni di americani? Speriamo di sì! Visto che negli USA chiudono molti allevamenti di bovine da latte.
Quello di stanotte (qui in inglese) è solo l’ultimo dei momenti di conferimento dei numerosi premi ottenuti da Joker utilizzati da Phoenix come occasioni per citare i temi dei diritti degli animali e dei cambiamenti climatici. L'attore ha inoltre contribuito fortemente a convincere i Golden Globes, i Critics Choice Awards, gli Screen Actors Guild Awards e i BAFTA a offrire rinfreschi totalmente vegan.
ps
Eurispes 2020: i numeri sono con noi
Anche quest’anno i dati del Rapporto Eurispes confermano la tendenza che vede gli Italiani sempre più attenti e sensibili verso gli animali, con una crescente quota di persone che scelgono l’alimentazione vegetale.
Vegetariani e vegani sono l’8,9% della popolazione (+1,8% rispetto all’anno precedente) e, di questi, il 22,2% motiva la propria scelta con “l’amore e il benessere nei confronti del mondo animale”. Coloro che hanno scelto esclusivamente un'alimentazione 100% vegetale sono il 2,2% del campione analizzato.
Di fronte a una percentuale che sfiora un italiano su dieci, oltre 5,3 milioni di italiani, ci chiediamo come sia possibile che proprio in questi giorni la proposta delle nuove “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione” del Ministero della Salute vada di fatto a scoraggiare le scelte alimentari vegane e vegetariane, introducendo l’obbligo di certificazione medica per poter avere un pasto in una mensa scolastica, in un ospedale, in una residenza per anziani.
Abbiamo già fatto un appello al Ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo una rettifica del documento in via di approvazione,e al Ministro dell’Ambiente, perché non assecondi il “clamoroso autogol” sugli effetti ambientali di questa controffensiva anti vegani e vegetariani
Secondo Eurispes, tra le motivazioni alla base di una scelta alimentare a base vegetale rientra anche la salute (23,2%), il Rapporto tuttavia non indaga la relazione tra scelta vegetariana o vegana e le preoccupazioni legate ad ambiente e cambiamento climatico, che pure occupano un posto importante nella rilevazione. Più di un quarto degli italiani (26,6%), infatti, considera il cambiamento climatico il problema più urgente a livello ambientale ma, secondo il Rapporto Eurispes 2020, solo un terzo della popolazione è disposta a cambiare le proprie abitudini per invertire questa tendenza.
Dal nostro osservatorio, basato su chi sceglie o è interessato alla scelta di un’alimentazione vegetale, per motivi etici, ma anche legati alla salute e al rispetto dell’ambiente, stupisce che solo 1 italiano su 3 sia consapevole dell’impatto delle scelte individuali sul mondo che ci ospita. Le persone che ci seguono, probabilmente, appartengono a un campione particolarmente sensibile e attento a questo tipo di dinamiche. Non si tratta di una nicchia però: dai dati Eurispes emerge che preoccupazioni di questo tipo attecchiscono rapidamente tra le nuove generazioni, sono loro la nostra speranza per un cambiamento che passa anche dal piatto e, quindi, dalle scelte alimentari che muovono consumi, domanda e mercato.
Marcia indietro per l'opzione veg mense
Ci sono momenti i cui il mondo sembra davvero andare in direzione contraria al buon senso e alla logica.
Lo scorso venerdì è stato uno di quelli: sono state diffuse le proposte per le nuove Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, per la ristorazione ospedaliera e assistenziale e per la ristorazione ospedaliera pediatrica che accorpano in precedenti versioni distinte e si occupano di tutti i contesti citati. In un tempo in cui si parla sia di inclusione, che di prevenzione, che di emergenza climatica, il documento a un enorme passo indietro. E si muove in modo ostruzionistico verso l’alimentazione veg. A scuola e non.
Considerata l’importanza sempre crescente che rivestono le scelte alimentari guidate da motivazioni etiche, filosofiche e culturali e di orientamento alla massima sostenibilità ambientale, il testo presentato alla Conferenza Unificata appare assolutamente in controtendenza, anche rispetto a alle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica che non pongono alcuna discriminazione ma, anzi, a prevedono che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.
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Contro l'energia fossile, ma a tavola? Bravo Joaquin Phoenix
Joaquin Phoenix ha preso parte venerdì scorso, a Washington, alla protesta dei «Fire Drill Fridays», portata avanti da Jane Fonda – che si è fatta arrestare più volte - ormai da 14 settimane, davanti al Campidoglio, per protestare contro le politiche ambientali USA e sensibilizzare sul cambiamento climatico. Incentrata sugli aspetti dell’energia fossile, la contestazione aveva bisogno di una svolta che evidenziasse il legame – che appare invisibile agli occhi anche più illuminati – tra riscaldamento globale e alimentazione.
Phoenix, presentato da Fonda come "uno dei più grandi attori viventi", ha fatto una breve dichiarazione - che segue quella in occasione della vittoria ai Golden Globes - in cui ha rilevato come il movimento ambientalista e la conversazione sul clima non menzionino l'industria zootecnica, che è la terza causa principale del cambiamento climatico, e ha spiegato che la risposta alla domanda su cosa possiamo fare in questa lotta contro i cambiamenti climatici è modificare proprio il nostro comportamento alimentare. “Non posso evitare di prendere un aereo, ma posso cambiare il mio modo di mangiare, e spero che voi vogliate unirvi a questa causa», ha detto. Anche l’attore di Joker, insieme ad altri colleghi, è stato arrestato perché si è rifiutato di andarsene dal picchetto.
Fa sempre effetto notare quell’enfasi abbagliante posta sull’aggettivo ‘fossile’ e la poca luce proiettata sulla parola ‘carne’ … nelle proteste in piazza, siano esse i Fridays for Future o questi Fire Drill Fridays Magari anche con questa mossa così visibile e clamorosa di Joaquin Phoenix, anche con l’aiuto delle altre celebrità e degli sportivi che si spendono quasi quotidiamente su questi temi – grazie Lewis Hamilton – la gente comincerà a capire come l’azione forte sia individuale, quotidiana e semplice. Dare l'addio ai cibi di origine animale è facile! Abbracciare l’alimentazione 100% vegetale è fare la cosa giusta.
ps
Golden Globe: grazie Joaquin!
Bravo, bello e vegano etico. O, al contrario, meglio per il mondo e gli animali, vegano etico, bravo e bello. Joaquin Phoenix ha dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di essere coraggioso e grato. Con le parole pronunciate nel ricevere il prestigioso Golden Globe come miglior attore protagonista per Joker, ha voluto subito ringraziare gli organizzatori per aver reso vegan la cena di gala dell’evento, riconoscendo loro il merito di aver così sottolineato il legame tra zootecnia e cambiamenti climatici.
Consapevole della forza del suo messaggio in un contesto di visibilità planetaria, l’attore ha reso incisive e potenti le sue dichiarazioni. Grazie Joaquin, ‘together we make the difference’.
ps
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