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Guarda tutte le notizie >>Marcia indietro per l'opzione veg mense
Ci sono momenti i cui il mondo sembra davvero andare in direzione contraria al buon senso e alla logica.
Lo scorso venerdì è stato uno di quelli: sono state diffuse le proposte per le nuove Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, per la ristorazione ospedaliera e assistenziale e per la ristorazione ospedaliera pediatrica che accorpano in precedenti versioni distinte e si occupano di tutti i contesti citati. In un tempo in cui si parla sia di inclusione, che di prevenzione, che di emergenza climatica, il documento a un enorme passo indietro. E si muove in modo ostruzionistico verso l’alimentazione veg. A scuola e non.
Considerata l’importanza sempre crescente che rivestono le scelte alimentari guidate da motivazioni etiche, filosofiche e culturali e di orientamento alla massima sostenibilità ambientale, il testo presentato alla Conferenza Unificata appare assolutamente in controtendenza, anche rispetto a alle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica che non pongono alcuna discriminazione ma, anzi, a prevedono che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.
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Milano: raddoppiano i pasti vegan a scuola
Le indicazioni delle Linee Guida del Ministero della Salute in merito alle scelte etiche nella ristorazione scolastica, rinforzate dalla Nota del Ministero (2016) (in cui si ribadisce la necessità di garantire l’opzione vegan e senza certificato medico o simili dichiarazioni) e dai consecutivi adeguamenti di Regioni e Comuni, danno i loro frutti.
Un segno di tempi che stanno cambiando e di come la scelta di un’alimentazione vegan, bilanciata e varia, non sia un obsoleto vezzo di pochi, ma un diritto di cui molti decidono di godere.
Alcuni organi di stampa hanno riportato nei giorni scorsi gli interessanti dati sulle diete speciali etico religiose che arrivano da Milano Ristorazione, l'azienda che si occupa di rifornire le mense del capoluogo lombardo dal nido fino alle medie. Dai numeri citati veniamo a sapere che i bimbi meneghini che non mangiano carne a scuola sono aumentati del 60%, passando da 2.860 a 4.577 in soli cinque anni. Il menu vegano vede un totale di 222 piccoli commensali, con un incremento pari al 111%, sempre nello stesso lasso temporale (che va dal 2013 al 2017).
Non male, anzi bene!
paola segurini
Lettera al Comune di Roma: menu vegan senza certificato!
Difendere i diritti dei Vegan è una Mission che richiede attenzione e pazienza.
In LAV ce l'abbiamo.
Perciò oggi abbiamo scritto al Comune di Roma, per sottolineare che non è necessaria alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo, come quello senza ingredienti animali, nella ristorazione scolastica.
Abbiamo indirizzato la nostra lettera alla Sindaca di Roma, Raggi, all’Assessora alla Scuola, Baldassarre, ai Presidenti delle Commissioni Scuola e Ambiente, Zotta e Diaco, alla Direttrice del Sistema Educativo e Scolastico, Bigari, e Direttori Socio Educativi dei Municipi, chiedendo l’annullamento della richiesta di certificazione medica per i bambini vegetariani e vegani introdotta da Ivana Bigari (Direttrice Sistema Educativo e Scolastico di Roma Capitale) in una lettera del 2 ottobre u.s. rivolta ai Direttori Socio Educativi dei Municipi.
Clicca qui per saperne di più.
Paola Segurini