Albicocche: buone e ricche
Categoria: Buoni e verdi / Taggato:
/ Pubblicato: 15/06/2017 da admin
Quando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano frutti dolci e vellutati sono soprattutto betacarotene e licopene, infatti queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).
Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo; fibre utili per dimagrire e tenere sotto controllo la glicemia. Hanno anche un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi contribuendo alla salute degli occhi, della pelle, dei capelli, delle gengive.
Una curiosità: un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli legati al sistema riproduttivo.
Per rinfrescare la mente, il corpo ma principalmente il palato, l’ideale è gustarle fresche nella variante di una delicata, ma saporita mousse.
Dott. Michela Kuan
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Guarda tutte le notizie >>Combattere la fame nervosa
I ritmi impossibili della nostra società ci portano a correre, accumulare stress e mangiare con pasti improvvisati che non nutrono ma innescano circoli viziosi tra fame e voglia di qualcosa di “peccaminoso”.
I principi cardine per non cadere in questo sistema che ci porta a combattere costantemente contro voglie di qualcosa di proibito sono due.
Punto fondamentale seguire il saggio consiglio delle nonne: non saltare mai la colazione, anzi abbondare con frutta fresca, muesli, latte di cereali vari e/o una bella fettona di pane nero con cioccolato ultra fondente e noci.
Altro punto cruciale è ricordarsi che quando si introducono carboidrati bisogna sceglierli sempre integrali (quelli veri non il pane bianco con macchie scure che non è altro che crusca –scarto alimentare- impastato con grassi per alzare il prezzo) componendo la pietanza con delle proteine, il trucco più semplice per farlo? Aggiungere semi! Che si tratti di un’insalata, una macedonia o delle preparazioni al forno, una semplice manciata di semi apporta la quota proteica in grado di tamponare il rialzo della glicemia e conseguente rilascio di insulina.
Tra le meravigliose cose che la natura ci offre, i legumi – semi raccolti nei loro baccelli – presentano tutte queste caratteristiche, scopriamo quindi da vicino le fave che caratterizzano maggio e i profumi di questo colorato mese.
• Le fave sono molto ricche di proteine e di energia, così come altri legumi tra cui fagioli e lenticchie. Sono altrettanto ricche di fibra alimentare, che aiuta a proteggere la mucosa del colon, diminuendo i tempi di esposizione a sostanze tossiche. Presentano, inoltre, buone quantità di fitonutrienti, come gli isoflavoni e gli steroli vegetali.
• Contengono levodopa, un precursore di neurosostanze chimiche nel cervello come la dopamina, l’adrenalina e la noradrenalina. Ormoni legati al buon funzionamento dei movimenti nel corpo e dell’umore.
• La presenza di vitamina B6 (piridossina), tiamina (vitamina B1), riboflavina e niacina funzionano come coenzimi nel metabolismo cellulare di carboidrati, proteine e grassi.
• Infine sono ottime fonti di minerali come ferro, rame, manganese, calcio, magnesio, potassio.
Eccoqui la ricetta con le fave: polpettine golosissime.
N.B. Un trucchetto per ridurre il senso di fame è stimolare il punto posto sulla protuberanza cartilaginea che copre il condotto uditivo esterno, chiamata trago. Per un'efficace automassaggio è sufficiente stimolare con un dito la superficie esterna del trago bilateralmente e in maniera decisa ma mai dolorosa per 30-40 secondi più volte durante la giornata.
Dott. Michela Kuan
I fiori in tavola
Belli, colorati, profumati e mettono allegria. Oltre ai noti fiori di zucca, sono tanti i petali commestibili che possono essere utilizzati in cucina per ottime frittelle o decorare e insaporire i vostri piatti, daranno un tocco di allegria ed eleganza che stupirà tutti a tavola.
In particolare, in questo periodo, abbondano fiori di sambuco e acacia tra i colli, mi raccomando cogliete i grappoli da alberi che vivono in zone poco trafficate e cucinateli il più presto possibile.
Per preparazioni dolci consiglio:
Camomilla – Utilizzata principalmente per farne degli infusi questi fiori hanno un sapore dolce e un buon profumo delicato. Provate ad aromatizzare dei biscotti o dei muffin.
Garofano – I petali sono dolci e spesso vengono utilizzati per liquori e per guarnire biscotti e pasticcini. Ma sono sorprendenti nel risotto!
Gelsomino – Conosciuti come ingrediente per aromatizzare il tè, è perfetto anche per la preparazione di biscotti o torte.
Gerani – Con i petali dei gerani si preparano semifreddi, sorbetti, vini, liquori, ma sono ottimi anche sotto forma di marmellata.
Menta – I fiori sanno di menta. Perfetto per semifreddi, gelati o sorbetti. E in estate delle bevande rinfrescanti.
Rosa – Forse il fiore più utilizzato per preparare dolci e marmellate, sciroppi, liquori e cocktail. Ha un profumo delicato, ma un sapore più deciso. Sono ottimi anche per arricchire insalate e risotti.
Viola – Come la rosa è tra le più conosciute ha un sapore delicato che ricorda la menta. Ideale per gelati, gelatine e confetture, ma anche per insalate e bibite. I petali possono anche essere canditi.
Mentre per quelle salate:
Borragine – Di uno splendido colore blu acceso, è buonissimo in pastella.
Fiori di zucca – Molto conosciuti nella tradizione culinaria italiana da fare ripieni o per una torta salata.
Girasole – I petali sono commestibili nell’insalata daranno colore. Il germoglio può essere cotto a vapore, come un carciofo.
Tarassaco – I suoi fiori e le sue foglie possono essere aggiunti ad insalate e risotti, hanno un sapore leggermente amarognolo.
Qui una ricetta che vale per tutti.
Dott. Michela Kuan
Cioccolato e avocado? Buona idea
Dopo la Pasqua restano spesso avanzi di uova di cioccolato che vengono ingurgitati a fine pasto appesantendo la digestione ed abituando il palato a finire la cena con qualcosa di dolce, abitudine che si paga cara e che spesso sfocia nella voglia di un biscotto o qualche cosa da sgranocchiare.
Un ottimo modo per reiterpretare la cioccolata è utilizzarla come base per morbide mousse con avocado che possono rappresentare una golosa colazione o un’energetica merenda.
Spesso chi sta attento alla linea evita questo frutto tropicale perché “grasso”, ma è un grave errore perché l’avocado nasconde proprietà incredibili fornendo proteine e amminoacidi essenziali oltre a acidi monoinsaturi salutari ed acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6), utili nella costruzione cellulare e che aiutano ad abbassare il colesterolo.
Le vitamine, inoltre, hanno effetto antitumorale e non mancano luteina e il beta-carotene come antiossidanti. Nello specifico, l’abbinamento col cioccolato e i pistacchi rende questo dolce completo ed equilibrato.
Ecco qui la ricetta di una golosa mousse a base di avocado e cioccolato
Dott. Michela Kuan