L'annuale incontro con il Rapporto Italia di Eurispes ci porta notizie buone. In particolare l'aumento delle persone che dimostra di voler alimentarsi diminuendo o annullando la crudeltà sugli animali.
Perdonando con uno sberleffo il redattore, che definisce 'completa' l'alimentazione onnivora, e quindi sottintendendo che quella senza carne e pesce non sia completa, guardiamo con soddisfazione all'incremento del numero che ci riguarda.  E alle informazioni utili su chi siamo.
 
Focus: il profilo del vegetariano. Il 6% degli italiani ha fatto la scelta di diventare vegetariano (4,9%) o vegano (1,1%). Pur essendo un segmento minore rispetto al 94% che persegue l’alimentazione completa, è in aumento di due punti percentuale rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Sono soprattutto le donne ad essere disposte a praticare questo stile di vita, in virtù di una più spiccata sensibilità per gli animali (il 66,7% vs 30,8% degli uomini), mentre gli uomini scelgono di essere vegetariani o vegani prevalentemente per il benessere fisico e della salute (42,3% vs 28,2% delle
donne). La scelta di seguire uno stile di alimentazione che preclude l’uso di prodotti di origine animale è seguita soprattutto dai giovani-adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni per rispetto degli esseri viventi (52,2%) e perché fa bene alla salute (39,1%).
 
Particolare interesse destano anche le osservazioni sui comportamenti di sensibilità ambientale, di consapevolezza dell'impatto dell'industria agroalimentare e sulla necessaria diminuzione del consumo di carne, in particolare quella rossa: gli Italiani cominciano a fare 1+1!
(Scheda 51)
 
PS