Un pasto Veg, quali sono le paure?
Categoria: C'è tutto il mondo intorno / Taggato:
mercoledìveg
vegan
/ Pubblicato: 20/12/2012 da Paola Segurini
La prima in assoluto è la fifa di non saziarsi, di rimanere affamati, perché ‘senza carne non si può’.
Poi c’è il timore delle ‘cose differenti’, in termini di cibo…. ‘meglio mangiare ciò che si conosce’.
Un altro aspetto fondamentale è la convinzione che la gastronomia senza ingredienti animali sia noiosa, insapore, priva di attrattive per il palato.
Da non dimenticare, a livello psicologico ma inconscio, anche la reazione negativa che abbiamo di fronte a qualcuno (in questo caso chi propone un pranzo, o simili, vegan) che sembra stia cercando ‘di cambiarci’.
Ma con il MercoledìVeg tutte le paure crollano. Sostituite da un sano entusiasmo pieno di positività.
Provare per credere! Come? Realizzando uno dei nostri menu o delle nostre ricette.
(Foto di Manuela Vanni)
Poi c’è il timore delle ‘cose differenti’, in termini di cibo…. ‘meglio mangiare ciò che si conosce’.
Un altro aspetto fondamentale è la convinzione che la gastronomia senza ingredienti animali sia noiosa, insapore, priva di attrattive per il palato.
Da non dimenticare, a livello psicologico ma inconscio, anche la reazione negativa che abbiamo di fronte a qualcuno (in questo caso chi propone un pranzo, o simili, vegan) che sembra stia cercando ‘di cambiarci’.
Ma con il MercoledìVeg tutte le paure crollano. Sostituite da un sano entusiasmo pieno di positività.
Provare per credere! Come? Realizzando uno dei nostri menu o delle nostre ricette.
(Foto di Manuela Vanni)
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Siete pronti per il prossimo MercoledìVeg? E' dopodomani!
Ecco una ricetta semplice e gustosa, che mette al centro il carciofo, uno dei re della cucina invernale.
Doha, Sir Paul e il MercolediVeg
Doha e la Conferenza delle Parti (Cop 18) sul clima portano a risultati tiepidissimi. L'impegno a ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra viene confermato solo da parte dell'Unione europea e da qualche altro Paese, una minoranza pari a circa il 15-20% del totale.
Non si sono ancora impegnati grandi inquinatori come Usa, Canada, Giappone, Russia, Nuova Zelanda, Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa.
Gli allevamenti intensivi formato ‘catena di montaggio’, nati negli Stati Uniti, si stanno diffondendo in tutto il mondo. Circa i due terzi del pollo e delle uova, e più della metà di tutta la carne suina, ora vengono prodotti in impianti industriali, e il consumo di alimenti di origine animale è in aumento, soprattutto nei paesi emergenti, e, appunto in Cina e Brasile. Il settore zootecnico, che ha allevato oltre 70 miliardi di animali terrestri nel 2010, è uno dei maggiori contribuenti alle emissioni di gas serra, responsabili di almeno circa il 18 per cento delle emissioni antropiche. Queste emissioni cresceranno del 39 per cento entro il 2050.
E per questo anche Paul McCartney aveva scritto ai funzionari riuniti a Doha, chiedendo di prendere in considerazione la promozione di iniziative veg, al fine di combattere il cambiamento climatico. L'icona dei Beatles invita infatti da tempo, tramite il Meatfree Monday, le persone a sostituire con cibi vegetali tutti i prodotti di origine animale dalla loro alimentazione un giorno alla settimana. Sir Paul aveva invitato i leader di governo riuniti a Doha, utilizzare la medesima pratica in altri Paesi di tutto il mondo per ridurre al minimo gli effetti negativi della produzione di carne sul riscaldamento globale.
Il suo appello non è purtroppo stato ascoltato, ma non per questo Paul smetterà di promuovere nel mondo il giorno veg settimanale. E noi con lui, con il nostro neonato, ma già forte, Mercoledì Veg.
Paola Segurini (LAV)
Un carpaccio nuovo
Il termine Carpaccio evoca fettine di carne o pesce, crude. Il nostro carpaccio invece è un ricco starter vegetale. Ma non per questo meno intrigante e gustoso.
Provatelo questo MercoledìVeg.
Carpaccio veg al Radicchio di Treviso