Veg a casa. Una ricetta tira l'altra
Risultati per "CURCUMA"
Secondi
Dhal (lenticchie all’indiana)
Piatto fondamentale della cucina indiana, il Dhal è una piatto a base di lenticchie, che si consumano accompagnate da riso,del tipo basmati, cotto a parte e lasciato 'in bianco'.
E' molto nutriente e, grazie all'aggiunta delle spezie, facilmente digeribile. Ne esistono tante versioni.
Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio; unire la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino; condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito. Servire accompagnando con del riso basmati lessato.

Dolci
Una crema di alloro ancora più buona
1. Stemperare la farina di riso e la maizena con poco latte freddo fino a creare una cremina densa, lavare con cura le foglie di alloro e asciugarle, spezzettarle e metterle in una casseruola insieme al latte di mandorle o soia.
2. Tritare le mandorle e aggiungerle al latte insieme allo zucchero di canna e un pizzico di curcuma sufficiente a colorare di giallo il latte.
3. Portare lentamente il latte a ebollizione mescolando con una certa frequenza, unire gradualmente il latte caldo al composto di farina, amalgamare molto bene gli ingredienti e cuocere a fuoco basso fino ai primi cenni di ebollizione mescolando in continuazione.
4. Raffreddare il composto, eliminare le foglie di alloro e frullare fino a ottenere una cremina liscia e morbida con cui accompagnare buona frutta fresca a scelta o usare per farcire un dolce.
Dolci
Dolce pasquale dello chef con crema alla vaniglia
1. Mettere a bagno l'uvetta in una tazza di acqua calda, tritare grossolanamente le mandorle, tostare leggermente i pinoli in un pentolino a fuoco basso per pochi minuti, preparare la buccia di arancia.
2. Frullare per 1-2 minuti il latte di soia, l'olio e lo zucchero, setacciare insieme la farina, la fecola e il cremortartaro, versare gradualmente il composto di latte mescolando con una frusta fino a ottenere un impasto cremoso e liscio.
3. Aromatizzarlo con la buccia di arancia, le mandorle e i pinoli, scolare l'uvetta, strizzarla con le mani, infarinarla con poca farina e unirla all'impasto mescolando con un cucchiaio.
4. Trasferire l'impasto in una pirofila o teglia quadrata da 20 cm circa di lato rivestita con carta da forno e cuocere in forno a 180 gradi per 35 minuti circa.
5. Nel frattempo in un pentolino portare a ebollizione il latte di spia insieme allo zucchero, la vaniglia tagliata in piccoli pezzi e l'olio, in una ciotola setacciare insieme la farina, la frumina e la curcuma.
6. Diluire il tutto con alcune cucchiaiate di latte caldo filtrato fino a formare una base densa e liscia, versare su questa base il restante latte bollente, mescolare con cura, rimettere nella stesso pentolino e portare a ebollizione mescolando di continuo.
7. Raffreddare e frullare la crema in modo da renderla liscia e vellutata, raffreddare anche la torta e ritagliare delle forme a scelta o tagliarla semplicemente a fette, decorarla con un poco di zucchero a velo e servirla con la crema alla vaniglia e alcune gocce di cioccolato.
http://www.cucinaesalute.com/
http://giuseppe-capano.cucina-naturale.it/

Contorni
Porri al vapore con salsa di tahin e umeboshi
Cuocete al vapore i porri, fateli raffreddare e disponeteli in un vassoio o piatto piano.
Versate in una ciotolina 4 cucchiaini di salsa di tahin e umeboshi, aggiungete due cucchiai di olio di oliva extra vergine, una spolverata di curcuma ed un cucchiaio di the bancha (non indispensabile).
Mescolate fino a far diventare la salsa omogenea e spalmatela sui porri.
Lasciate riposare una ventina di minuti, aggiungete qualche seme di cumino e servite a temperatura ambiente.

Secondi
Spadellata di miglio alle verdure
Lavate e scolate bene il miglio, mettetelo in una capiente padella con un filo d'olio extra vergine d'oliva e tostatelo per qualche minuto. Pulite le verdure, lavatele, asciugatele e tagliatele a piccoli pezzetti. Mettete dell'olio extra vergine in una padella e aggiungete nell'ordine il porro affettato, le carote e dopo pochi minuti la zucchina, i funghi e i pisellini precedentemente sbollentati.
Aggiungete il miglio e lasciate insaporire pochi minuti, poi coprite con il brodo caldo, aggiungete la foglia d'alloro e lasciatelo cuocere coperto per 15 minuti a fiamma dolce. Trascorso questo tempo aggiustate di sale, spolverate con un po' di pepe bianco e con una generosa dose di curcuma in polvere e servite porzionando con l'aiuto di un coppapasta.
(Il piatto può dar luogo ad infinite varianti in base ai prodotti di stagione, in questo periodo ad esempio, al posto delle zucchine potrebbe essere usata della zucca)
Autore Viviana (http://www.cosatipreparopercena.blogspot.
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Secondi
Medaglioni di miglio
Il versatilissimo miglio si presta ad essere abbinato a qualsiasi verdurina. Quelli di stasera, semplicissimi, li ho fatti così:
1. Lavato una tazza di miglio un paio di volte in acqua fredda, ho versato miglio e il corrispettivo di due tazze e mezza d’acqua nella pentola a pressione. Chiusa la pentola l’ho mandata al fischio e fatta andare a fuoco impercettibile, per 15 minuti.
2. Nel frattempo che la pentola a pressione preparava il miglio ho fatto passire un pochettino di cipolla e vi ho cucinato dentro un bel broccolino tenendolo al dente perché a noi piace tanto quel suo gusto nocciolato, aggiustandolo di sale e pepe e colorandolo con un buon pizzico di curcuma, perché il giallo fa sempre allegria.
3. Tolto il miglio dalla pentola (non servirà scolare se l’acqua e il tempo saran corretti: ognuno conosce la propria pentola a pressione), l’ho accorpato con il broccolo, un pochino di prezzemolo, sistemato di sale, e passato al mixer un pochino, ma un pochino solamente.
4. Ho preparato i medaglioni lavorandoli bene con le mani, li ho passati leggermente nel pane grattuggiato ed infilati nel forno quel giusto per farli dorare in superficie.
Tutto è sperimentabile: altre verdure, formaggi, preparati a polpette, passate in padella… van via in tre bocconi e son ottimi anche il giorno dopo!
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