World Food Day: #NONCOMEPRIMA
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world food day
/ Pubblicato: 16/10/2020 da admin
La Giornata Mondiale dell'Alimentazione nel 2020 cade in un momento di enorme difficoltà a livello globale. Ora più che mai è il momento di capire che solo cambiando l’alimentazione in modo lungimirante e consapevole, il mondo avrà un futuro e sarà possibile bloccare la diffusione di virus che approfittano dell’ingordigia distruttiva dell’uomo.
La prossima settimana al Parlamento Europeo, si voteranno, nell’ambito della PAC, le proposte di modifica al Regolamento che istituisce un'Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) dei prodotti agricoli (2018/0218 COD).
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Guarda tutte le notizie >>Allerta EFSA su influenza aviaria
Gli Stati dell'UE sono invitati a intensificare le misure di sorveglianza e di biosicurezza per proteggersi da possibili nuovi focolai di influenza aviaria.
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha diramato l'allerta con una nota. L'avvertimento è conseguenza dei focolai di influenza aviaria tra gli uccelli selvatici – in rotta di migrazione verso l’Europa - in Russia e in Kazakistan negli ultimi mesi.
Questi volatili, che trasmettono il virus attraverso le feci, sono molto contagiosi per polli, anatre, tacchini e altri uccelli e possono infettare anche altri animali, tra cui il maiale – come ospite intermedio - e l’uomo.
I virus di tipo AI subiscono dei fenomeni di mutazione ed è possibile che da un serbatoio animale si generi un nuovo virus a cui l’uomo è esposto e suscettibile.
Ricordiamo che dal 2003 e al febbraio 2020 sono stati segnalati 861 casi di infezione umana da H5N1, con 455 decessi
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Influenza suina: allerta organismi internazionali
ll virus H1N1, noto come influenza suina, che ha colpito nel 2009 con migliaia di decessi e di contagi, si sta diffondendo di nuovo negli allevamenti cinesi.
Per questo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno effettuato una dichiarazione sulla necessità di monitorare con grande attenzione la diffusione di questo virus, per evitare il rischio di una nuova pandemia.
Ogni anno nel mondo vengono allevati circa 1 miliardo di maiali. In Italia circa 8 milioni e mezzo.
Numeri così alti significano che c'è un'enorme potenzialità di diffondere un virus pericoloso per la nostra salute.
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Nuovo studio: vegan per salvare il Pianeta
Un autorevole studio, pubblicato di recente sulla rivista Nature, dimostra che se si riportassero allo status originario i terreni oggi usati per la zootecnia - con la sua enorme impronta ecologica destinata a crescere sensibilmente nei prossimi decenni - si otterrebbero benefici notevoli in termini di contrasto ai cambiamenti climatici e non solo.
SI AVREBBERO INFATTI:
meno emissioni,
aumentata capacità di assorbimento della CO2,
più acqua disponibile,
tutela della biodiversità
diminuzione dei rischi di zoonosi e di pandemie.
Le scelte alimentari attuali, spiegano i ricercatori, comportano enormi costi ambientali, anche relativi alla maggior quantità di emissioni di CO2 che sarebbero assorbite esistessero ancora, o si ricreassero, gli ecosistemi originari, ricchi di alberi e piante che assorbono anidride carbonica.
Il ripristino degli ecosistemi farebbe la differenza ma come fare?
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