Nel 2040 la maggior parte delle persone che abitualmente consuma carne non ne mangerà più, rivela un articolo del quotidiano britannico The Guardian, facendo riferimento ad una recente relazione diffusa da AT Kearney, prestigiosa società di consulenza presente a livello globale.

Il rapporto in questione sostiene che il 60% della ‘carne’ non proverrà più da animali macellati, ma sarà costituito da alimenti 100% veg, dal gusto simile alla carne, o da altri ricavati dalla clonazione di poche cellule animali. La disamina evidenzia, tra gli altri, i pesanti impatti sull’ambiente, l’elevato utilizzo di risorse, il basso tasso di conversione e lo scarso ‘benessere’ degli animali in epoca di allevamento industrializzato e di aumento della popolazione mondiale.

In sostanza, sostengono gli analisti, tra carne clonata e ‘carne’ 100% veg, si assisterà ad un deciso disturbo per la filiera della carne convenzionale, con il suo giro d’affari attuale da 1000 miliardi di dollari. Ci sarà uno spostamento generale verso nuovi stili di vita, caratterizzati da maggiori sostenibilità e salubrità, e orientati verso proteine alternative alla carne, come legumi e semi oleosi, che costringeranno gli attori a rivedere il loro ruolo sul mercato.

Questo si vede già a partire da oggi: nel primo trimestre del 2019, Beyond Meat – che produce l’ormai famoso Beyond Burger - ha registrato ricavi di $40,2 milioni, un aumento del 214,7% rispetto ai $12,8 milioni dello stesso periodo 2018.

Un grande successo in Borsa. E la gente corre a comprare azioni anche in Italia.

Il segnale è ottimo. 

paola segurini