Nei giorni scorsi l’AMA (American Medical Association), che riunisce 200.000 medici, ha finalmente diffuso una dichiarazione ufficiale con cui chiede agli ospedali di fornire pasti 100 % vegetali e di togliere dai menu le carni lavorate. La risoluzione è patrocinata anche dalla Medical Society of the District of Columbia e dall'American College of Cardiology.

Si tratta di un passo importante per il mutamento della cultura alimentare, che nei luoghi deputati alla cura della salute non eccelle per salubrità. Neanche in Italia.

L’importante organizzazione invita gli ospedali statunitensi  a tutelare la salute dei pazienti, del personale e dei visitatori, fornendo una varietà di alimenti sani, inclusi pasti 100% vegetali e pasti a basso contenuto di grassi, di sodio e di zuccheri aggiunti, in cui non compaiano carni lavorate e ci siano bevande salutari. 

Numerosi studi scientifici dimostrano che l'alimentazione 100% vegetale può prevenire e persino curare le malattie cardiovascolari, il diabete e l'obesità. Noi lo sappiamo.

La raccomandazione dell'AMA di togliere le carni lavorate dai menu risponde alle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel 2015 ha definito le carni lavorate cancerogene per l’uomo.

L'American Institute for Cancer Research e il World Cancer Research Fund, esaminando 85 studi, effettuati su 17,5 milioni di adulti, hanno rilevato infatti che ha più probabilità di avere un cancro allo stomaco chi assume tre porzioni di alcol al giorno, 50 grammi di carni lavorate o mangia cibi conservati con il sale. Si tratta appunto delle carni  trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''.  La maggior parte di esse contiene maiale o manzo, ma possono anche contenere altri tipi di carni rosse,o prodotti derivati come il sangue. Esempi di carni lavorate includono gli hot dog, il prosciutto, le salsicce, la carne in scatola, le preparazioni e salse a base di carne.

Pensiamoci  bene a questa presa di posizione dell’AMA, perché  più sono i medici e gli ospedali che sostengono la nocività delle carni (lavorate e non) e ne favoriscono la diminuzione più facile e vicino è il cambiamento.

Per tutti. Anche da noi.

 

Paola Segurini