Rossa paprika amica
Categoria: Buoni e verdi / Taggato:
/ Pubblicato: 15/02/2017 da admin
La paprica è una spezia che si ottiene dalla macinazione del peperoncino, fatto seccare e privato della parte bianca interna. La parola deriva dall’ungherese e significa appunto peperone, infatti la parte interna del peperone è quella in cui si concentra la capsaicina, il principio attivo che gli conferisce il sapore piccante. A seconda del grado di piccantezza, abbiamo la paprica dolce, media o piccante o forte. Il colore della paprika è invece dipendente da diversi pigmenti, conosciti come carotenoidi, tra cui prevale il licopene, noto antitumorale.
Aggiungere questa magica polvere rossa in tutte le preparazioni calde:
1. Riduce il consumo di sale. Sembra poco, ma in termini di riduzione di mortalità cardiovascolare può significare fare la differenza. Senza parlare dei benefici in termini di gambe gonfie e ritenzione idrica e miglioramento generale del micro circolo.
2. Contiene potassio, magnesio, selenio e zinco in abbondanza. Il che la rende potenzialmente utile anche in caso di pressione bassa o crampi.
3. È un pozzo di vitamine. contiene quasi tre volte la vitamina A e il betacarotene contenuti nelle carote. Inoltre è ricca di vitamina del gruppo B (B1, B2, B3, B5), folati, vitamina E, K, luteina e zeaxantina.
Inoltre aiuta a contrastare la caduta dei capelli e ne stimola la crescita.
Una ricetta gustosa con la paprika? Eccola qui
Dott. Michela Kuan
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Guarda tutte le notizie >>W le noci!
Conosciuto con il nome scientifico di “Juglans regia” che significa “ghianda di Giove”, l’albero del Noce era così chiamato in virtù della bontà e dell’alto valore nutritivo del suo frutto.
L’importanza delle noci è dovuta soprattutto all’alta presenza di Omega3, acidi grassi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre ma che risultano essenziali per i loro poteri di tutela dell’apparato cardiocircolatorio, per il benessere del cervello e del cuore, combattere l’irritabilità e la depressione. Inoltre, sono consigliate a chi soffre di diabete per tenere sotto controllo effetti e rischi secondari della malattia. Infine, le noci aiutano a combattere l’acne e a donare alla pelle un aspetto più luminoso grazie proprio alla presenza di Omega3, a combattere lo stress, a prevenire l’arteriosclerosi e sono ottimi antiossidanti poiché contengono la vitamina E.
Possono essere semplicemente aggiunte all’insalata, tritate per impanare, diventare base per polpettoni e impasti o usate per creazioni dolci come torte e barrette. Oggi ve le propongo arricchite di frutta disidratata per morbidi bocconi con cui fare merenda, cliccate Qui.
Dottoressa Michela Kuan
I semi di chia
Originari del Messico, si racconta che i semi di chia venissero utilizzati dai guerrieri aztechi per le loro battaglie al fine di trarne maggior vigore ed energia: non a caso, infatti, il termine “Chia”, nella lingua azteca, ha proprio il significato di “forza”.
Il loro colore varia dal bianco al marrone scuro, mentre il profilo nutrizionale vede la presenza di molte vitamine, come la A, C, E, K, e quelle del gruppo B, incluse la B6 e la B12: così rare nel mondo vegetale. Inoltre, in buona quantità, contengono calcio (più che nel latte vaccino!!), ferro (tre volte maggiore che negli spinaci), fosforo, magnesio, oltre che numerosi antiossidanti e molte fibre: caratteristiche che aiutano a combattere i radicali liberi, mantenere bassi i livelli ematici degli zuccheri e regolare l’attività intestinale. Ma, soprattutto, i semi di Chia sono una fantastica fonte di acidi grassi essenziali, quali gli Omega-3 (più del noto salmone dai cui vengono di solito estratti) e gli Omega-6, indispensabili per prevenire le malattie aterosclerotiche e mantenere più sano il sistema cardiocircolatorio.
Questi semi si prestano ad essere consumati sia a colazione - aggiunti ai cereali, allo yogurt di soia, alle macedonie, oppure al latte vegetale - che ai pasti da gustare sulle insalate, nelle zuppe o sui legumi.
Ecco una ricetta golosa. Buon appetito!
Dott. Michela Kuan
Aglio: un alleato della salute
Chi non ha mai fatto caso al fiato maleodorante che ci viene dopo aver mangiato aglio soprattutto se fresco? Dobbiamo ringraziare il suo più noto principio attivo: l’allicina; un composto solforato che contiene zolfo, la cui eliminazione avviene tramite la respirazione e per via polmonare…Ecco spiegato il ben noto alito!
I principi attivi farmacologici contenuti negli spicchi sono molti tra cui i più conosciuti e studiati sono l’alliina e la garlicina. Indicativa anche la presenza di minerali e vitamine: potassio, magnesio, calcio, manganese, selenio, Vitamina C (solo nell’aglio fresco), Vitamina A b1 b2 e PP e altre sostanze tra cui alcaloidi enzimi e fitosteroli.
Grazie a questo mix esplosivo, l’aglio rinforza il sistema immunitario, possiede la capacità di abbassare la pressione sanguigna esprimendo un‘azione antiipertensiva, ha azione benefica nell’abbassare il tasso di colesterolo, nel proteggerci dall’ aterosclerosi e per combattere ulcere gastriche o alcune forme tumorali dello stomaco.
Infine, vivendo in un ambiente intossicato da metalli pesanti, l’aglio racchiude una difesa naturale in quanto i suoi composti solforati si legano stabilmente con il piombo il cadmio ed il mercurio presente nell’organismo, permettendone l’ eliminazione.
Oltre a essere la base per infinite ricette, può diventare un ottimo spuntino per l’aperitivo insieme a pomodorini disidratati e creme a base di avocado da gustare col pinzimonio. Ecco qui l'Aglio Marinato!
Dott. Michela Kuan