Vacanze vegan? Si!
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/ Pubblicato: 08/07/2015 da Paola Segurini
Checkin, il magazine di Trivago - notissimo motore di ricerca che compara i prezzi degli hotel prenotabili attraverso i siti quali Booking, Expedia e simili - mi ha chiesto quali sono le catteristiche che dovrebbe avere un albergatore intenzionato ad accogliere al meglio i clienti vegani. E io ho risposto.
Qui c'è l'articolo in cui è riportato il mio parere, in calce al pezzo una gruppo di hotel e agriturismi che Trivago suggerisce per vacanze indimenticabili e bellissime all'insegna dell'accoglienza cruelty free.
Viva le vacanze vegan!
paola segurini
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Guarda tutte le notizie >>I veri ambientalisti....
Oggi, 5 giugno, Giornata mondiale dell'ambiente (World Environment Day) , siamo di nuovo a insistere, convintissimi, che la ricetta per non consumare il mondo sia solo una: orientarsi verso un’alimentazione vegan.
Immaginare un mondo senza automobili, aerei, navi è difficilissimo. Se ciò dovesse accadere oggi, le conseguenze non sarebbero assolutamente piacevoli, al contrario, sarebbe un disastro.
Immaginare invece un mondo senza allevamenti intensivo e senza flotte di navi attrezzate per la pesca industriale, dove le foreste non siano abbattuta per piantare le monocolture destinate a far ‘lievitare’ in modo rapido gli animali ‘da carne’, dove non si convertano pesci e plancton in farina per nutrire – di nuovo – gli animali negli allevamenti, dove non ci siano improvvise e lunghissime mancanze d’acqua, dove quest’ultima non sia anche avvelenata dai liquami deigli infiniti capannoni-stalla, dove la biodiversità non sia messa a rischio ogni giorno e dove le terre non vengano desertificate e rese sterili dal sovrappascolo e da altre mille conseguenza del consumo di carne, latte e uova è molto più facile e bello.
Tutto sta nella scelta individuale, nella decisione di essere veri ambientalisti, e i veri ambientalisti non mangiano carne e sono vegan.
Pensateci!
Paola Segurini
Una conferenza imperdibile
In questi ultimi anni, molti tra gli attivisti per gli animali hanno incontrato sul loro cammino una donna di grande fascino: vista di persona, nel corso di conferenze o di seminari, o rintracciata nei suoi libri Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche e Finalmente la liberazione animale! Melanie Joy non si dimentica.
Non si dimenticano le sue analisi lucide e puntuali, il suo modo diretto ma piacevole di motivare le persone, argomentando con rara efficacia sulle tesi che ci stanno a cuore.
Formatasi ad Harvard - e della 'bostoniana' ha tutte le caratteristiche - Joy è psicologa e docente di psicologia e sociologia presso l’Università del Massachusetts ed è è la principale ricercatrice sul carnismo, l’ideologia che giustifica il mangiare la carne degli animali.
La sua TED Conference - vale a dire una delle prestigiose lezioni divulgate perchè racchiuse e riconosciute nella formula "ideas worth spreading" (idee che val la pena diffondere) - Beyond Carnism and toward Rational, Authentic Food Choice ha ora i sottotitoli in italiano (basta cliccare sulla seconda icona in basso a destra sotto lo schermo del filmato, e scegliere 'sottotitoli'). Vale assolutamente la pena guardare il video: è uno strumento prezioso per rendere invincibile la comunicazione delle nostre idee, e per spiegarle a chi non ne ne sa niente.
Buona visione!
Paola Segurini
EXPO2015: altro che nutrire il pianeta
"Nutrire il pianeta, energia per la vita”: queste le parole scelte per illustrare il tema cui è dedicata EXPO 2015, l'Esposizione Universale di Milano che apre il 1° maggio prossimo.
Una vetrina internazionale di sei mesi che anziché porre l’accento sulla necessità di garantire cibo sufficiente alla crescente popolazione mondiale, assicurando condizioni di produzione più efficienti e più giuste, si sta rivelando, invece, un’ampia rassegna del greenwashing, l’esposizione di interessi, anche contrari alla salute, all’ambiente e agli animali, un lungo e martellante spot pubblicitario per la grande industria alimentare, un’esibizione di forza della produzione zootecnica.
Lo scopo di EXPO2015 è distogliere l’attenzione dalle responsabilità di Governi e produttori alimentari rispetto all’assenza di atti concreti che affrontino concretamente il rapporto tra nutrizione e risorse planetarie, mentre poteva essere un'opportunità unica rilanciare l’impegno globale nella ricerca di condizioni per la produzione di cibo ed energia che siano, nel contempo, più efficienti e più giuste, ma ha fallito totalmente, ignorando l’impatto causato dalle produzioni alimentari basate sui derivati animali.
A questo aggiungiamo che la popolazione mondiale passerà presto da 7 a oltre 9.3 miliardi, provocando un aumento esponenziale della richiesta di cibo, e quindi di carne, e il passaggio al modello occidentale imperante di alimentazione, spesso ipercalorico e di bassa qualità nutrizionale.
Né potrà cambiare le sorti del Pianeta la “Carta di Milano” per la cui redazione non si è ascoltata alcuna voce critica nei confronti delle produzioni animali: l’ennesima dichiarazione di buoni e generici propositi belle parole ma vuote nessun accenno alla riduzione necessaria dei consumi nel Nord del mondo, né a una formulazione di accordi internazionali come il Ttip, rovesciando sul consumatore la responsabilità di una gestione delle risorse alimentari.
L’unica alternativa valida per salvaguardare il futuro del Pianeta, è indirizzare da subito le produzioni alimentari verso la scelta vegana, ampliare e facilitare questa offerta, informare e formare i cittadini verso scelte solidali nel tempo e nello spazio, per tutelare le generazioni attuali e quelle che seguiranno e per salvare animali, ambiente e risorse.
La LAV ha riassunto la sua posizione rispetto a EXPO2015 qui e qui.