Una Pasqua sostenibile e cruelty free, senza la crudeltà della carne portata in tavola: è l'appello che la LAV rivolge a tutte le famiglie e ai fedeli, per risparmiare la vita dei circa 450.000 agnelli e capretti macellati ogni anno nel nostro Paese per questa ricorrenza religiosa che mentre celebra la risurrezione condanna a morte tanti animali per un consumo non necessario. 
 
Più di 3 milioni di animali, tra ovini e caprini, vengono macellati ogni anno per finire sulle tavole degli italiani, con un’impennata proprio durante le festività pasquali e natalizie, quando si macellano il triplo degli animali macellati in altri periodi. 
 
Gran parte degli agnelli e dei capretti arrivano dai Paesi dell'Est Europa in questi giorni. 
Ammassati sui camion, viaggiano su lunghissime tratte per giungere ai macelli di destinazione, dove, immobilizzati e appesi per una zampa, sentono le grida di terrori dei loro simili e percepiscono l’odore del sangue, prima di finire sgozzati. 

Ogni anno la scena si rinnova centinaia di  migliaia di volte - con il suo finale tragico – in tantissimi luoghi d’Italia.
 
Il triste primato delle macellazioni di ovini e caprini spetta alla Sardegna e al Lazio, seguite, ma in percentuali minori, da Puglia, Campania e Toscana. 
Insistiamo con l’opinione pubblica sugli aspetti anacronistici, non sostenibili e crudeli di tante nostre tradizioni gastronomiche - come l’agnello a Pasqua - e sulle conseguenze delle nostre scelte abitudinarie a tavola,
 
Cambiamo menu, più spesso possibile, e per una Pasqua Buona davvero!