Dietro ad un atteggiamento critico o supercritico nei confronti dell’alimentazione vegan ci sono a volte motivazioni facilmente individuabili.

Ecco un’analisi delle paure principali che attanagliano le persone onnivore – sensibili ai nostri argomenti - quando pensano ad un pasto totalmente vegetale. 

·        La prima in assoluto è la fifa di non saziarsi, di rimanere affamati, perché ‘senza carne non si può’. 

·        Poi c’è il timore delle ‘cose differenti’, in termini di cibo…. ‘meglio mangiare ciò che si conosce’. Che ci è familiare.

·        Un altro aspetto fondamentale è la convinzione che la gastronomia senza ingredienti animali sia noiosa, insapore, priva di attrattive per il palato.

·        Da non dimenticare, a livello psicologico ma inconscio, anche la reazione negativa che abbiamo di fronte a qualcuno (in questo caso chi propone un pranzo, o simili, vegan) che sembra stia cercando ‘di cambiarci’.

·        La preoccupazione che il cibo sia in effetti gustoso, che la carne o gli altri piatti non vegetali non ci facciano sentire la loro mancanza, che poi non sia così difficile cambiare menu.

Insomma, che le scuse non tengano troppo a lungo! Infatti non tengono. 
E per questo, fortunatamente, il numero di coloro che si avvicinano ed apprezzano i menu e i piatti vegan, e che – in base ad un loro percorso individuale – adottano un comportamento più rispettoso possibile di animale e Pianeta è sempre più elevato.

Paola Segurini