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     Nel corso del convegno "Viene prima l'uomo o la gallina?" tenutosi ieri, 1 febbraio alla Camera, il nutrizionista Giorgio Calabrese ha per l’ennesima volta rimarcato il ruolo essenziale che la carne e gli altri prodotti di origine animale rivestirebbero  nell’alimentazione, insistendo su come la carne sarebbe fondamentale per far crescere i bambini, mantenere gli adulti, soprattutto le donne nel periodo fertile, e gli anziani.
    Le affermazioni di Calabrese sono fuorvianti e trovano risposta nello studio condotto dall’American Dietetic Association nel 2009 in cui si rileva come: "Le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti".
    Anche il noto oncologo Umberto Veronesi, già Ministro della Salute della Repubblica Italiana, spiega: “Non è vero che la carne è necessaria al nostro sostentamento” e, ancora, che “il nostro metabolismo è quello dei primati, che non sono carnivori e che si nutrono di bacche, cereali, legumi, frutti. Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie".
    I bambini vegetariani, tra l’altro, si ammalano meno rispetto agli onnivori, e hanno un andamento della crescita assolutamente normale. Lo ha dimostrato uno studio illustrato alcuni mesi fa dal presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV), Leonardo Pinelli, nel corso delle Giornate Pediatriche ''A. Laurinsich'', organizzate dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale e dalla Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Parma, e condotto su bambini, tra il primo e il secondo anno di vita, nutriti con un regime alimentare esclusivamente veg.
     
  Paola Segurini, responsabile LAV settore Vegetarismo